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La carriera di Audi nel Motorsport è fatta di tante "storie" di uomini, di auto e di tecnologie che dagli Anni '30 (quando si chiamava ancora Auto Union) ad oggi hanno messo nel palmarès della Casa di Ingolstadt praticamente tutto quello che si può vincere nel mondo delle corse, tranne forse la Formula 1 che però è già nel mirino di Audi dal 2026 in avanti, con Sauber.
Una scelta che è maturata nel tempo: in realtà Audi ha una fortissima vocazione per le auto elettrificate e fino a pochi anni fa nessuna disciplina del Motorsport (eccetto la Formula E, che infatti è stata abbracciata subito dal 2014) seguiva questo trend. La scelta di impiegare motori ibridi anche nella massima formula ha convinto la Casa che l'elettrificazione nelle corse ha ricadute positive, anzi determinanti, anche nei prodotti di serie, dando vita al progetto Audi-Sauber ma ancor prima all'impegno di portare un modello elettrico (molto particolare, poi vedremo com'è fatto) alla competizione rally-raid più dura del mondo, la Dakar.
Stéphane Peterhansel, uno dei piloti che ha vinto più volte alla Dakar, conosce bene quest'auto, la prima ibrida a cimentarsi in una corsa di durata e a vincere a mani basse per tre anni di fila. Un passaggio fondamentale verso le auto elettriche di serie, di cui ancora in pochi nel 2012 avrebbero potuto immaginare il potenziale, che sarebbe diventato un inestimabile patrimonio di esperienza tecnologica al momento di studiare le possibili applicazioni nelle auto di tutti i giorni. "La R18 e-tron quattro è ancor oggi un'auto incredibile da guidare - prosegue Peterhansel - diretta e precisa come un rasoio, la trazione ibrida garantisce prestazioni straordinarie anche a distanza di oltre dieci anni dal debutto".
Può un videogioco ispirare un'auto virtuale che poi diventa reale? È successo esattamente questo, un altro tassello che Audi ha messo nella propria expertise elettrica, servendo come base per un'auto vincente nella Formula E. La e-tron Vision Gran Turismo nasce per correre nel videogame più famoso del mondo (firmato Kazunori Yamauchi) e, in questo universo del tutto digitale, è un'elettrica pura con tre motori e la bellezza di 815 CV, ma il progetto diviene talmente iconico da ispirare un prototipo funzionante del peso di soli 1.450 kg e avere uno scatto da 0 a 100 di soli 2,5 s e lo 0-200 in 8,5 secondi. Chi vi scrive l'ha guidata, e vi posso garantire che fa venire la pelle d'oca.
Questo modello è indissolubilmente legato alla memoria di un pilota che ci ha fatto sognare, purtroppo deceduto nel gennaio del 2023 per un incidente in motoslitta. Ken Block era un genio della guida spettacolare, attore, regista delle sue Gimkane (in questo caso Electrikhana) e pilota superbo, e volle per una delle sue performance la messa a punto di un'auto molto speciale. Audi ci mise tutta la sua esperienza, oramai decennale, per realizzare questo esemplare associato all'Audi A1 ma in realtà ispirato alla Audi Sport quattro S1 E2 vincitrice della Pikes Peak nel 1987, la cronoscalata più famosa al mondo. La Audi A1 e-tron Hoonitron aveva 680 CV e una coppia di 640 Nm e un controllo della coppia regolabile per realizzare la trazione quattro con risposte in tempo reale a seconda dell'aderenza o del sovrasterzo desiderato.
E arriviamo all'ultimo podio di Audi, un trionfante primo posto assoluto di Carlos Sainz e Lucas Cruz con la RS Q e-tron, una vettura unica nel suo genere, e anche molto complessa che ha vissuto da rookie il 2022, affinandosi nel 2023 per poi trionfare quest'anno. La RS Q e-tron per la Dakar è una elettrica dotata di range extender che ricarica la batteria in corsa, senza essere collegato fisicamente alle ruote e realizzando cosi il perfetto ibrido seriale. Nonostante la durezza del test e un certo numero di difficoltà, Il "matador" Sainz ha governato la situazione e ne è venuto fuori anche un bellissimo diario siglato Audi di cui abbiamo raccontato qui e che merita uno stralcio per dare l'idea di quel che succede all'auto e ai piloti durante la gara:
"La RS Q e-tron ha fatto un salto che ha generato per breve tempo un'accelerazione massima di 16 g in direzione verticale. È avvenuto nella terza tappa. In confronto, un aereo passeggeri viene fatto volare in modo tale che gli occupanti siano esposti ad accelerazioni non superiori a 1,5 g. Gli astronauti sperimentano accelerazioni da 3 a 4 g durante il decollo. 6 g possono verificarsi brevemente sulle montagne russe"
Tutte queste tecnologie "squadra corse" dove portano? Che contaminazioni ci sono fra le Audi di serie e quelle che vincono in tutte le discipline del Motorsport? Di certo non è una cosa che si veda al primo colpo, è fatta di migliaia di linee di software, accorgimenti chimici, soluzioni meccaniche ed elettroniche che hanno permesso di realizzare una gamma di modelli stradali, dalla prima e-tron all'imminente Q6 e-tron che sottopelle hanno i nervi e il cervello della R18, della Honitroon, della Gran Vision Turismo e della RS Q e-tron. È la passione per i motori (si, anche quelli ad elettroni) che dagli Anni '30 sta dietro Audi Sport. E l'ultima nata da questa voglia di comunicare prestazioni e guida estrema è proprio una serie limitata dedicata alla Dakar 2024, la Q8 e-tron edition Dakar di cui vi parliamo in questo nostro video.
Audi
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