Alla pompa di benzina: meglio fare il pieno o 10 euro alla volta? I pro e i contro

Alla pompa di benzina: meglio fare il pieno o 10 euro alla volta? I pro e i contro
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Centellinare il carburante è giusto coi prezzi attuali, ma è meglio procedere sempre con il pieno "raso" al massimo o andarci piano e metterne un po' alla volta?
30 agosto 2024

Ognuno di noi ha delle piccole manie riguardo la propria auto, che preferiamo chiamare "abitudini", a volte perché convinti di una effettiva necessità per un miglior uso, a volte non sappiamo nemmeno noi spiegare il perché. Per esempio, quando è il momento di fare il pieno di carburante il mondo si divide fra coloro che d'abitudine procedono per piccoli importi e altri che arrivano a riempire fino all'ultima goccia di carburante, quando al decimo "clic" della pistola proprio non ne entra più. A parte il fatto che coi propri soldi ognuno fa quel che vuole, chi ha ragione?

La teoria del pieno e del vuoto

La benzina e il gasolio pesano. Meno di quello che si pensa, ma pesano. Un litro di verde assomma a 750 grammi, uno di diesel a 835 grammi. Più chili da portare in giro e più consumi, dice la fisica, specialmente se si tratta di un'auto piccola e leggera con una potenza limitata. Però, se la capacità del serbatoio del carburante è di 50 litri, un serbatoio di benzina pieno pesa 37,5 kg. Come avere un bambino grandicello in auto, solo il 2,5% del peso del veicolo medio (1400 kg), e ancor meno se si tratta di una utilitaria col serbatoio da 30 litri (una Panda). Quindi se parliamo di efficienza, ci sono degli elementi che incidono molto di più sul consumo e sono lo stile di guida e la pressione delle gomme. Se poi, per fare rifornimenti più spesso, devi pure allungare la strada, tutti i vantaggi del "serbatoio leggero" si perdono.

Chi fa un uso molto sporadico dell'auto, di pochi chilometri per la spesa nel fine settimana, sarebbe meglio non facesse sempre il pieno, che durerebbe diversi mesi. Un esempio coi numeri: con un serbatoio da 40 litri e un consumo medio di 15 km/litro e brevi percorsi settimanali da 30 km, lo stesso carburante rimarrebbe nel serbatoio 20 settimane, quasi sei mesi. Questo a lungo andare darebbe tempo alla benzina o al gasolio di deteriorarsi, in particolare oggi dove una certa percentuale è di origine vegetale. All'interno del serbatoio c'è sempre una certa quantità d'aria, e se il carburante rimane esposto per molto tempo a quest'aria, i componenti più volatili si dissolvono, alzando la viscosità del prodotto, cosa che può influire sul sistema di iniezione e sull'accendibilità.

Un punto a favore di chi tiene sempre il serbatoio pieno invece è che le parti interne esposte del serbatoio dell'auto possono arrugginire se metalliche, quindi per le auto ferme per vari mesi si pone il problema di scegliere se è meglio avere il pieno (ed evitare la ruggine) ma trovarsi poi con un carburante deteriorato a rischio impurità.

Questo è anche uno dei motivi per cui nei veicoli ibridi plug-in, a determinati intervalli, viene sempre acceso il motore termico. Un altro problema dei serbatoi semivuoti è che la pompa della benzina "pesca" in poco carburante dove possono accumularsi più residui e viene raffreddata meno, quindi potrebbe avere durata inferiore.

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Il fattore prezzo

Molto più che in passato, oggi si tengono d'occhio i cartelloni e le app per scovare i migliori prezzi dei carburanti. Caduti oramai quasi del tutto i pregiudizi sulle "pompe bianche" e viste le fluttuazioni giornaliere, una volta trovato il prezzo più basso, conviene sicuramente approfittarne fino all'ultimo litro, anche se è un po' come giocare in borsa: magari la settimana prossima il prezzo scende un po', oppure salirà? L'importante, proprio come dicono gli agenti di cambio, è "fare media" e quindi scegliere sempre e comunque i punti di rifornimento coi prezzi più bassi, che a volte si trovano presso i centri commerciali, a volte solo alla domenica in certi remoti distributori dal logo strano. E voi come vi comportate e che consigli dareste?    

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