Zavorra mobile: serbatoi sotto inchiesta

Zavorra mobile: serbatoi sotto inchiesta
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In regolamento lo vieta ma alcuni team avrebbero messo a punto ingegnosi sistemi per spostare i pesi in base alle necessità. Per ora, però, si rimane nel campo dei sospetti | <i>P. Ciccarone, Silverstone</i>
6 luglio 2012

La donna è mobile, ma anche la zavorra in F.1. Pur non essendo una piuma al vento, i 40-70 Kg che vengono usati in alcune parti delle monoposto a volte non bastano. E ci si inventa qualcosa. Come hanno fatto un paio di squadre al vertice.

La storia parte da lontano, da un mese e mezzo fa circa, quando una monoposto finì in verifica e i commissari scoprirono una paratia aperta nel serbatoio. Nulla di strano, visto che sono ammesse per limitare lo sciabordio del carburante.L’anomalia stava nel fatto che le altre cinque erano fisse, ferme e immobili.

E allora, come mai quella era aperta? Un problema di montaggio o cosa? Tocca qua e sposta là, si è scoperto che anche le altre erano amovibili, ma perché e soprattutto, come funzionavano? Il dubbio venuto ai commissari è che all’interno di un serbatoio i 150-160 Kg di carburante possano essere spostati a piacimento.Se vanno in avanti, spostano il baricentro per migliorare l’ingresso in curva, se spostato indietro, migliorano la trazione.

Ma il regolamento vieta le zavorre mobili (memorabile quella della Ferrari di qualche anno fa inclusa nel fondo scalinato e poi bloccata per le nuove regole che le vietavano). Ebbene, nel serbatoio della monoposto A (la prima scoperta) ci sono 6 paratie con 6 pompe della benzina indipendenti che vengono azionate a seconda del livello di carburante. Visto che finora i commissari non hanno ancora capito come funziona il sistema, se è azionato dal pilota o se si aziona automaticamente con le paratie mobili, per ora non è successo niente. E i Marshall stanno a guardare…

Ma a questo punto, visto che il paddock è piccolo e la gente mormora, ecco che salta fuori una seconda monoposto, che chiamiamo B, e anche in questo caso il tutto emerge in verifica con i puntoni che spaziano oltre la base ammessa di 5 millimetri per lato, come dire che ci sono delle posizioni intermedie che consentono una sorta di assetto modificabile.E anche in questo caso con i famosi panetti di titanio e compagnia che si spostano allegramente a seconda delle necessità.


Anche in questo caso, anche se in maniera più complessa, i commissari stanno cercando di dare una risposta che tarda ad arrivare. E sempre per l’assunto precedente, ovvero paddock piccolo e gente che non si fa i cavoli suoi, pare che alla base di una resurrezione tecnica ci sia proprio un travaso di informazioni su come spostare le zavorre a piacimento e far tutti felici e contenti. Fino a quando i commissari non avranno trovato l’inghippo, per ora divertitevi a scoprire quali sono le monoposto in questione…

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