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Suzuka - Vettel in pole position, lo si era visto in pista ma per averne la certezza si è dovuto attendere qualche ora. Ormai non c'è episodio nascosto o visibile che sfugga alla lente dei commissari e ancora una volta una cosa banale, un pilota che rallenta dopo il giro veloce (Vettel) e uno che accelera nel giro di lancio (Alonso) viene visto come una possibile manovra sbagliata.
Regolamenti e penalità
E in parte lo è stata visto che a Vettel è stata comminata una reprimenda. Ma come si fa a stabilire le griglie ore dopo la fine delle prove senza creare scompiglio e dubbi nei tifosi e nella gente che ci lavora? Prendiamo il Giappone: Senna e Schumacher (meno 10 posti) penalizzati per i botti di Singapore, e si sapeva, poi Button e Hulkenberg (meno cinque posti) per aver sostituito il cambio, Vergne per altro ancora (meno 3 posti), Vettel sotto osservazione così come Alonso e altri per verificare che avessero alzato il piede quando Raikkonen è andato in testacoda nell'ultimo giro delle qualifiche.
Troppa burocrazia in F1?
Guidare col codice civile in mano va bene per i burocrati non per gli sportivi che devono andare al limite. Ormai non è più serio questo modo di fare che, per assurdo, è stato introdotto proprio per aumentare la responsabilità e serietà dell'ambiente. E' diventato ridicolo non sapere chi partirà e dove dopo le qualifiche, anche perché, per chi non lo sapesse, la griglia viene stabilita solo due ore prima del via della gara, quindi c'è ancora tempo per qualche altra modifica o penalizzazione.
“Guidare col codice civile in mano va bene per i burocrati non per gli sportivi che devono andare al limite”
A proposito, del dito nel naso di Webber, fuori regolamento (naso e dito) non facciamo niente? Una bella penalizzazione o arretramento di qualche posto? Mistero Senna, a Singapore lo hanno dato penalizzato di 10 posti, Mazzoni lo ha ribadito in telecronaca ma la FIA lo lascia 19° ovvero al suo posto.