Vettel: «I freni in F1 sono fondamentali»

Vettel: «I freni in F1 sono fondamentali»
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Sebastian Vettel, nel corso di una visita alla sede della Brembo, ha parlato del rapporto che lega l'azienda bergamasca a Ferrari, oltre alla necessità di poter contare su un valido impianto frenante nel mondiale di F1
4 settembre 2015

Ferrari e Brembo hanno scritto alcune delle più belle pagine della storia della Formula 1. Insieme dagli anni '70, nel '75 colgono il primo trionfo congiunto, ovvero l'iride dell'austriaco Niki Lauda. Dopo anni di digiunoo, e con l'avvento dell'Era Schumacher, il binomio è tornato sul tetto del mondo, creando auto all'avanguardia assistite da un impianto frenante di primissimo livello. 

 

Nel 2014, l'ennesima rivoluzione tecnica - forse, una delle più sostanziali in Formula 1 - ha inciso molto anche sul modo di guidare, con l'introduzione del brake-by-wire al retrotreno, sistema che di fatto aiuta il pilota, tramite un software, nella staccata, andando a ricaricare la componente ibrida della monoposto.

 

Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo alla sua prima stagione in rosso, si è recato alla Brembo, per poter vedere da vicino come lavorano le persone che lo "aiutano" in macchina.

 

«Dato che è il quarantesimo anniversario dell'impegno di Brembo nelle competizioni, ed essendo Monza così vicino alla loro sede, abbiamo pensato di venire a visitarla.» commenta Sebastian.  «La Partnership tra la Ferrari e Brembo è davvero lunga. Per me è un'emozione speciale essere qui e vedere come lavorano, quanti sforzi vengano fatti in fabbrica.»

 

Vettel ha visitato la Brembo: lavoratori in festa! :) #ForzaFerrari

Posted by AutoMoto.it on Giovedì 3 settembre 2015

 

«I freni sono davvero importanti: nonostante speri di passare il minor tempo possibile ad utilizzarli, vuoi davvero che funzionino al meglio quando ne hai bisogno. Servono a sentire bene la macchina ed a guidarla nel migliore dei modi. Tutto serve per essere veloci, e la velocità è alla base della Formula 1. È stato bello essere qui e vedere come si lavora, oltre a poter conoscere le persone che sono impiegate.»

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