Vettel domina il 2° turno di libere in India

Nuova Delhi – Cambia la pista non cambia il copione: la Red Bull va più forte di tutti e la Ferrari insegue. Non siamo in Corea e nemmeno in Giappone, ma le monoposto disegnate da Adrian Newey hanno quel qualcosa in più che basta a dare mezzo secondo al giro al primo degli inseguitori, che è Alonso.

Gli altri sono ancora più indietro, ma a questo punto interessa poco. Nella lotta mondiale la Ferrari deve stare davanti e invece non ce la fa. Alonso continua ad essere cupo, parla di modifiche e novità che non arrivano, non è che la Red Bull ne abbia di più, solo che quelle funzionano e le altre no, o forse meno. Fatto sta che a 4 gare dalla fine, vedendo il risultato della prima giornata di prove in India, viene il sospetto che il mondiale sia finito e che i sogni vadano rimandati a data da destinarsi.

Certo, c’è la gara, il kamikaze di turno che combina disastri, il fattore C per Alonso, ma la realtà tecnica del primo giorno è questa: Vettel davanti a Webber, poi Alonso a 6 decimi e via compagnia cantando. Nel primo giorno di prove la Ferrari ha provato differenti scivoli fra i due piloti. Massa è così finito indietro dopo aver fatto un testacoda al mattino e uno al pomeriggio, con entrambe le mescole di gomme a disposizione. Si vede che il limite è quello.

Ora non resta che sperare nel meglio possibile, darci dentro con quello che si ha a disposizione e capire se Newey non abbia scovato una gabola delle sue: a Monza e in Belgio il motore di Vettel cantava in modo strano in rilascio, a Singapore sono arrivate modifiche al retrotreno, poi l’esplosione.

Fra mappature particolari, aerodinamica da capire, Newey ha ritrovato il carico perso per le nuove regole e ora invece che soffiare gli scarichi, gli soffiano altri ammennicoli ai rivali…Lui ha capito dove mettere le mani, gli altri oltre che a portarle nei capelli per ora, non sanno. Domani si replica con le qualifiche. Andate in pace…