Toto Wolff : «Domani la Mercedes di Rosberg deve stare davanti il più a lungo possibile»

Toto Wolff : «Domani la Mercedes di Rosberg deve stare davanti il più a lungo possibile»
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Toto Wolff, Direttore Esecutivo della Mercedes, al termine della qualifiche del GP del Bahrain ha parlato del grandi risultati ottenuti quest'anno dal Team e del rapporto tra Hamilton e Rosberg
20 aprile 2013

Il Direttore Esecutivo della Mercedes Toto Wolff ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport F1 HD al termine delle qualifiche del GP del Bahrain, che hanno visto imporsi su tutti Nico Rosberg, autore di una grande prestazione nel primo tentativo della Q3.

 

Qual è il primo commento dopo questa sessione di qualifiche?
«La pole position che abbiamo ottenuto è sicuramente un risultato molto positivo, ma l’importante è la gara di domani, in quanto l’obiettivo resta quello di portare a casa i punti».


Quale strategia adotterete domani?
«Cercheremo di stare davanti il più a lungo possibile perché temo che domani dovremo vedercela con avversari piuttosto forti in gara. Hamilton ha avuto un weekend molto sfortunato finora, ha avuto dei problemi con la macchina e poi c’è stata la foratura, la penalità per il cambio. Per lui è uno di quei giorni da dimenticare, ma in gara sarà sicuramente più forte di oggi».

 

 

Da quando è arrivato Hamilton sono cambiate molte cose alla Mercedes. Quale crede sia il punto chiave della vostra forza?
«Non credo che ci sia mai un solo punto. Nelle corse, la cosa più importante è rendere la macchina veloce. Bisogna cercare di mettere insieme tutti i pezzi nel modo migliore per avere una macchina veloce, buoni piloti e bravi ingegneri. Ovviamente devi avere anche il giusto spirito. Se riesci a mettere insieme tutti questi elementi alla fine si riesce a formare una squadra vincente e si ottengono risultati e prestazioni. Ora in ogni caso è un po’ troppo presto per parlare di risultati, stiamo andando bene e andiamo avanti così».

 

Ha appena detto che è molto importante avere una buona chimica all’interno del team. È uno dei punti chiave del suo successo?
«In ogni lavoro è normale che sia così. È un fattore che aiuta molto».
 

Cosa ci può dire sul rapporto tra Nico e Lewis?
«I compagni di squadra non possono essere amici, innanzitutto sono avversari, ma loro sono molto trasparenti e hanno un buon rapporto. Questo non significa che siano amici, ma sicuramente sono avvantaggiati dal loro rapporto positivo rispetto ad altri team in cui ci sono delle guerre interne».

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