Stefano Domenicali: "Monza ha fatto solo il primo step per confermare il GP. Tanti paesi vogliono la F1, compreso il Ruanda"

Stefano Domenicali: "Monza ha fatto solo il primo step per confermare il GP. Tanti paesi vogliono la F1, compreso il Ruanda"
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34 Gran Premi di Formula 1? Non sarebbe impossibile dice Stefano Domenicali dato che la categoria è richiesta in tutto il mondo. Il CEO della F1 ha confermato la volontà del Ruanda di entrare a far parte del calendario e sull'Autodromo di Monza ci dice che....
23 agosto 2024

Dopo tre mesi dall’ultima volta, tornano le monoposto ad essere padrone della scena. Conclusa la pausa estiva, la Formula 1 è tornata in pista per il Gran Premio d’Olanda 2024, quindicesimo appuntamento stagionale. Dopo la gara di casa di Max Verstappen, sarà poi il turno dell’Italia, con un Autodromo Nazione di Monza completamente rivisto rispetto allo scorso anno grazie ai lavori che sono stati svolti durante l’inverno. “Sono sicuro che stiano preparando un weekend che deve assolutamente rispettare le aspettative che sono sempre molto alte” ha dichiarato Stefano Domenicali.

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La prossima settimana la Formula 1 farà tappa a Monza per il secondo dei due appuntamenti della massima categoria sul suolo italiano. Tuttavia, il Gran Premio d’Italia, da sempre nel calendario del Circus, rischia di non essere rinnovato. Infatti, nel 2026 scadrà il rinnovo siglato tra gli enti organizzatori interessati, la FIA e la FOM. Solitamente le trattative entrano nel vivo già anni prima della scadenza, ma per l’Autodromo Nazionale di Monza la situazione procede in ritardo rispetto ad altri circuiti che invece hanno già trovato un accordo. Questo è dovuto dalle richieste della Formula 1, ma anche dei numerosi tifosi che ogni anno popolano il tempio della velocità, di alzare il livello della struttura mediante dei lavori di ammodernamento. Detto fatto, a gennaio 2024 è stato aperto il cantiere che è stato chiuso solamente di recente con un nuovo asfalto su tutta la pista, aumento delle condizioni di sicurezza, per piloti, addetti ai lavori e tifosi, nuovi sottopassaggi e ristrutturazione generale della struttura.

“Credo che l’Autodromo di Monza e tutti gli enti proposti abbiano fatto un ottimo lavoro per mettersi nelle giuste condizioni. Quest’anno il Gran Premio deve avere il primo step in avanti per raggiungere le obiettivi che servono per rendere Monza una struttura a livello degli impianti più moderni di oggi – ha proseguito il CEO della Formula 1 a Sky Sport F1 – Si è partiti ovviamente da quello che era l’elemento essenziale che aveva bisogno di un intervento importante alla pista. Dopo di che sono stati fatti altri interventi per la sicurezza e per la logistica. E adesso dobbiamo affrontare quello che invece è la necessità di far usufruire a tutti i tifosi che vengono delle strutture degne di un Paese come l’Italia e di un tracciato quello di Monza. Affronteremo nelle prossime settimane il tutto perché c’è un piano che dobbiamo ovviamente definire e su cui dobbiamo prendere la responsabilità di rispettare i tempi, cosa che è stata fatta già per questa prima fase e che dovrà essere fatta anche per la seconda”.

Ma se da una parte abbiamo una pista già pronta, che fa parte della storia della Formula 1, dall’altra abbiamo altri paesi che vorrebbero entrare a far parte delle sedi ospitanti di un Gran Premio. Già nella giornata di ieri, Lewis Hamilton aveva parlato della volontà del continente africano di ospitare un appuntamento della massima categoria e che finalmente, a parere suo, sia finalmente giunto il momento giusto. “Il fatto che il Ruanda voglia avere un Gran Premio non è una speculazione – ha aggiunto Domenicali – è un progetto che si sta relativamente sviluppando e ad oggi è un Paese che sta dimostrando più interesse, ma anche dal punto di vista della fattibilità rispetto ad altri progetti che ci stanno presentando. Non è un segreto che in Ruanda ci siano stati negli ultimi tempi, e parlo a livello sportivo, degli eventi importanti come le convention della FIFA o altro tipo di attività. Ci sarà anche la premiazione di quest’anno della Federazione Internazionale dell’Automobile quindi, senza dover anticipare troppo le cose, sicuramente si stanno impegnando per definire un progetto che possa essere, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche infrastrutturale, importante dato che sono un paese che ha affrontato pochi decenni fa una Guerra Civile interna drammatica. Vogliono, dunque, guardare avanti e farlo attraverso la Formula 1 investendo”.

Vedremo come andrà perché avremo ancora degli incontri nelle prossime settimane e mesi. È chiaro che non parliamo di domani mattina, però è vero che vogliono un Gran Premio. L’idea è di avere massimo 25 appuntamenti ma vorremmo rimanere a quota 24, quindi per adesso l’obiettivo è questo. Il tema è legato a vari fattori ovviamente e dobbiamo capire innanzitutto quali Paesi e continenti ci inviano delle proposte, valutandone poi la fattibilità dal punto di vista strutturale, economico, del potenziale coinvolgimento di nuovi mercati, partner e tifosi. Questi sono elementi che noi a Liberty Media mettiamo insieme in un puzzle da cui poi prendiamo delle decisioni. Quello che abbiamo fatto negli ultimi anni è di cercare di allungare in maniera considerevole la durata dei contratti con alcuni partner che riteniamo strategici. I ragionamenti a breve termine riguardano l’Europa, a medio termine per quello che riguarda gli altri continenti, ma sono tanti i fattori. Stanno tornando anche delle richieste legate a dei progetti che sono stati in Formula 1 e che vogliono tornare. C’è un interesse generale che non è mai stato così alto ed io una volta dissi, e la gente pensava che scherzassi, che se fossimo stati come altri campionati che possono non mettere limiti alle gare, che arrivare a 34 Gran Premi sarebbe facilissimo”.

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