Staurenghi e la F1 vista dall'hospitality Pirelli. Il GP di Cina

Staurenghi e la F1 vista dall'hospitality Pirelli. Il GP di Cina
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Christian Staurenghi, Responsabile del catering nell'hospitality Pirelli, ci parla del GP di Cina visto dal suo punto di vista. Lo sapevate che a Shanghai si viaggia quasi solo con l'autista? E che al supermercato c'è davvero di tutto nel banco frigo?
11 aprile 2015
Terzo appuntamento del mondiale di F1 con un back to back Cina (ShanghaI) e Bahrain (Manama) da affrontare. Significa stare fuori di casa per più di 15 giorni per coprire due Gp. La partenza è stata la sera del sabato santo, con arrivo la sera della domenica di Pasqua a Shanghai. Aerei non pieni, volo tutto sommato comodo; via!!! si riaccendono i motori dopo essere rientrati dalla Malaysia. 
 
Il paddock appare da subito infreddolito dalle rigide temperature, e l'acqua di questi giorni, vento, pioggia, tutti coperti fino al naso a scaricare casse e cassoni e muovere materiale per preparare lo show del week end che pare essere soleggiato. Speriamo sia solo la coda di Pasqua che, da che mia memoria ricorda, è sempre stata nuvolosa. Infatti da giovedì il tempo si assestato un po'.
 
Alcuni amici (come Carmine cuoco della Ferrari) non sono presenti al nostro solito ritrovo da cambusieri del paddock...e il passaggio al supermercato lo conferma, il perché non si sa, alcune spiegazioni confuse, la voce del paddock in questi casi è sempre la solita, poco chiara, evasiva mai veramente diretta. Tutto tace. Quando sarà il mio momento, da umano, cameriere o responsabile, manager o tutto fare, spero di avere un uomo di fronte. Non voglio cambiare, poter essere diretto, anche troppo a volte ma credo sia importante per me stesso non perdermi nel labirinto della F1. 
staurenghi cina 2015 f1 gp (7)
Specialità cinesi al ristorante
 
La F1 ambiente selettivo, selezionato, esclusivo ma altresì poco indulgente, spietato...ma poi la luce, la vita continua anche fuori da queste pareti, il pass decreta il tuo status, come in una ciurrascheria Brasiliana o un semaforo. Verde si parte, rosso "sei fuori" come direbbe il buon Briatore.
 
Il paddock si accende, ci si scambia informazioni su quale aereo o tratta si prenderà da qui al Bahrain, in che hotel si soggiorna o se si è trovato un buon ristorante nelle vicinanze. Un salto in città capita a tutti, chi per piacere, chi perché ha l'hotel in un quartiere piuttosto che in un altro. Hai fatto l'affare, ci si chiede un po' tra tutti, rientrati dal solito giro in città. Mercatini cinesi sono alla portata di tutte le tasche e gusti, si cerca il regalo da riportare come trofeo della spedizione pasquale, ma ahimè la Cina si sta trasformando. Poche scelte e ripetitive, prezzi più alti, moneta non favorevole, la caccia all' affare sfuma. 1 euro = 6,5 locali. Riportiamo un po di thè che pare abbia effetti benefici, vediamo cosa succede.

Quando vai in città tutti di chiedono se hai fatto l'affare. I Mercatini cinesi sono alla portata di tutte le tasche e gusti...

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1 euro al mese
 
I fans qui non mancano, la passione è forte e la caccia al pilota si fa sentire. Cinesi e cinesine si accalcano incuriositi per avere foto o autografo di questo o quel pilota. A volte non importa addirittura chi sia, basta uno scatto e nasce la magia.
 
Il cibo per le nostre cucine si reperisce tramite i soliti canali (fornitori del paddock) o il supermercato Metro. Un po' di pesce fresco, qualche filetto, ma i nostri clienti da supermercato rabbrividirebbero vedendo rane, serpenti tra i banconi del fresco. Spezie e mangiare asiatico primeggiano, ma l' esperienza aiuta a sopravvivere, a passare lo stretto canale che ci porterà in Bahrain.
staurenghi cina 2015 f1 gp (4)
Ai mercatini c'è di tutto, ottimo thè compreso
 
In Cina abbiamo l'autista e l'interprete per scorrazzare tra i mercati e le vie del traffico cinese. Si rischiano tra i 4 e 8 incidenti al giorno andando e tornando dall'hotel. Avere la patente per guidare qui è complicato, quindi è più semplice e sicuramente più sicuro far guidare loro piuttosto che rischiare la bagarre a tutti i semafori, calcolando circa 45 minuti di strada ad andare e altrettanto a rientrare in hotel immaginate un po voi!
 
Difficile farsi capire. Non tutti parlano inglese e il cinese non aiuta e non vuole essere troppo capito. Va bene così, anche questa tappa è un po F1.
 
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