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E siamo giunti alla ultima gara della stagione, Abu Dhabi. Da subito nel trasferimento dall'aeroporto all'hotel senti il calore che ti frigge la pelle, abituati in settimana alle fresche temperature della nostra cara penisola. Personalmente il paesaggio mi affascina molto in questo periodo natalizio.
Distese di sabbia e costruzioni chiare con strade scure che si perdono nel marrone chiaro della sabbia.... Mi sembra di vedere un paesaggio invernale ricoperto di neve, ma la neve a bordo strada in realtà è sabbia. Sarà che la stagione è giunta al suo capolino, saranno le temperature da Ferragosto, ma nel paddock si respira aria di serenità.
Siamo alloggiati in villette a due piani con terrazzo e ogni team ha la sua "casetta". È molto bello il paddock e le attrezzature sono molto organizzate, come in molti circuiti farebbe piacere trovare. Al piano terra c'è l'area ristorazione con la sala da pranzo o all'occorrenza il bar e la cucina. Sistemata in maniera speculare la sala destinata ai nostri ingeneri, uno in rappresentanza di ogni team. Ai piani superiori gli uffici della direzione, del marketing, il nostro ufficio stampa, il personale logistico e i dottori del paddock. Poi c'è la terrazza con vista mozzafiato del circuito, delle barche ormeggiate e dello spettacolare tramonto che da queste parti ha un fascino tutto suo.
Il circuito dista una quindicina di minuti dal centro di Abu Dhabi ed ad un'ora dal centro di Dubai e si trova in quella che viene chiamata Yas Marina, dove oltre al circuito vi sono altre attrazioni come il Ferrari World, un mega parco giochi che vale la pena visitare. Il nostro albergo è in centro e si può notare uno sviluppo enorme dell' area in questi ultimi cinque anni. Ponti, autostrade a sei corsie, palazzi, grattacieli, centri commerciali e case sono ciò che in questi anni hanno costruito per rendere la zona attrattiva a livello turistico con un porto per navi da crociera in fase di realizzazione.
Capisci che in queste zone il denaro fluisce, ma ti rendi conto anche che dietro vi è un disegno, un progetto turistico che contribuisce a dare lavoro a tutti, e le cose sembrano fatte a regola d'arte, cosa che mi piacerebbe vedere anche tra i nostri confini.
Pensate che tutte le strade sono illuminate, anche le più piccole, e l'impatto della luce della città con le strade crea giochi di luce affascinanti. Lo scenario più ricorrente è l'incontro con uomini vestiti di bianco e donne con i loro veli neri. Al supermercato si trovano anche tanti europei che si sono trasferiti da queste parti e i prodotti che si trovano sugli scaffali sono molto simili ai nostri, ma con un tocco di medio orientale che non guasta.
Questo è il Gran Premio che parte con la luce del sole e finisce con il tramonto e i primi colori della notte a farla da padrone, ed è come se questa F.1 si congedasse ai suoi tifosi, dandogli appuntamento al nuovo anno.