Sebastian Vettel: tre volte Campione del Mondo

Per avere appena 25 anni e quasi 5 mesi Sebastian Vettel (è nato il 3 luglio 1987) può vantare un curriculum di tutto rispetto nel mondo dei motori. Ha cominciato giovanissimo, a 8 anni era già su un kart che smanettava grazie ai soldi di papà che, per far correre il figlio si era specializzato in rifiniture di interni.

Origini umili

Insomma, qualcosa in più di un muratore meno di un arredatore. Non che la famiglia ne avesse bisogno, ma l’hobby di quel figlio e la passione del padre imponevano di darsi da fare. Come dire che le origini di Vettel sono umili e quindi non c’è da stupirsi se coi soldi del primo titolo mondiale ha comprato casa ai suoi genitori.

Ma tornando alla parte agonistica della sua carriera, in tutte le categorie in cui Sebastian si è esibito, ha subito segnato dei record. A 16 anni era già in monoposto, la F.BMW, poi a 18 in F.3 (era il 2005) e infine nel 2006 in F.1. Dapprima come tester poi, dopo il licenziamento di Villeneuve da parte della Sauber BMW e l’arrivo di Kubica in prima squadra, per Vettel si aprirono le porte del venerdì riservato ai collaudatori.

Un talento incredibile

Il ragazzino ha subito impressionato, velocissimo e spesso davanti a tutti con tempi di rilievo. Peccato che all’epoca la BMW lo impiegasse soprattutto per le esibizioni nel villaggio F.1, una sorta di luna park itinerante al seguito del mondiale dove, con una vecchia monoposto, Vettel faceva avanti e indietro a sgommare, tanto per tenere impegnata la gente.

Ma il destino gli ha riservato la strada dei grandi offrendo opportunità impensate: in Canada, 2007, Kubica ha un grave incidente, deve saltare la gara seguente, che si corre a Indianapolis, Stati Uniti, e la BMW lo promuove in prima squadra e lui che ti fa?

2010: il primo titolo mondiale

Va a punti, il più giovane debuttante (ha soffiato il primato a Fernando Alonso prima che Alguersari lo battesse a sua volta due anni dopo) capace di marcarli alla prima corsa della carriera. E poi ancora la prima pole, la prima vittoria, il primo podio e il primo titolo mondiale, anno 2010.

Insomma, una carriera in salita, con picchi sempre più incredibili come record di punti (2011 con 392) record di pole (15 sempre nel 2011) e un carattere che dietro a quel volto da ragazzino qualcuno ha definito infantile. Il qualcuno è stato Jacques Villeneuve, suo compagno di squadra all’epoca in cui BMW licenziò il canadese e prese proprio Vettel…

L'apice della carriera con la Red Bull

Insomma, un prodotto BMW targato Red Bull perché la squadra tedesca, non avendo le idee chiare per il futuro, si fece soffiare il campione da sotto al naso da Mathesicz (il gran patron) che lo girò alla Toro Rosso. Risultato, a Monza 2008 per correre andavano bene i motoscafi, lui fece pole e vittoria (la prima e con motore Ferrari…) e poi passò alla Red Bull, dove dopo un anno di apprendistato, il 2009, ha poi infilato una serie di perle da primato.

Fra i pochi vizi che gli si conoscono c’è la passione per la cucina italiana, infatti cucina lui, e quando invitava a casa i meccanici della Toro Rosso, prima di farli entrare faceva togliere le scarpe, li metteva con le pattine e non li faceva fumare.

Poi Vettel è un grande appassionato di calcio, gioca nella nazionale piloti e con Alonso si trova benissimo in campo. Chissà come si troverebbero nella stessa squadra a sgomitare per un altro titolo mondiale?