Russell-Verstappen: la mossa di mercato che potrebbe cambiare il futuro della Formula 1 coinvolgendo anche Ferrari e McLaren

Russell-Verstappen: la mossa di mercato che potrebbe cambiare il futuro della Formula 1 coinvolgendo anche Ferrari e McLaren
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La prossima stagione di F1 si preannuncia più accesa che mai, non solo per il nuovo regolamento tecnico, ma anche per il mercato piloti. George Russell e Max Verstappen sono pronti a smuovere le acque
24 aprile 2025

La stagione di Formula 1 è iniziata da solamente cinque appuntamenti ma all’interno del paddock le voci riguardo al mercato piloti sono già in pieno fermento e riguardano principalmente il futuro di Max Verstappen. Cosa farà il quattro volte campione del mondo qualora la Red Bull non dovesse migliorare permettendogli di mantenere la sua corona iridata? Se non dovesse essere competitiva il prossimo anno, quando debutterà la prossima era tecnica?  

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Riallacciando il filo, già la scorsa settimana, prima del Gran Premio dell’Arabia Saudita, la figura di Max Verstappen è stata al centro dell’attenzione dopo la discussione avvenuta tra il suo manager Raymond Vermeulen ed Helmut Marko. Cosa si siano detti rimane un mistero ma sicuramente avranno parlato della situazione in casa Red Bull che non appare del tutto florida come lo era un tempo. Le prestazioni viste nel 2023 sono ormai un lontano ricordo per il team di Milton Keynes che ha perso molti pezzi per strada. Non solo Adrian Newey, il loro storico progettista, il più vincente dell’era moderna della Formula 1, ma anche il direttore sportivo Jonathan Wheatley, adesso a pieno titolo il team principal di Sauber-Audi, ed altri membri di spicco come il capo meccanico proprio di Verstappen. Tutte queste assenze, insieme alla crisi vissuta ad inizio anno dalla Red Bull con l’inchiesta su Christian Horner e il clima teso con Jos Verstappen ed Helmut Marko, non hanno pesato gravemente sul proseguo della carriera dell’olandese, almeno non tanto quanto i problemi con la vettura.

Lo scorso anno la RB20 non ha rispettato le aspettative che Red Bull aveva riposto sull’azzardo tecnico frutto dell’ingegno di Adrian Newey e Pierre Waché. Una vettura troppo capricciosa e poco prevedibile che ha messo potenzialmente a rischio la cavalcata verso il titolo di Max Verstappen mentre ha affossato, insieme alla difficoltà di Sergio Perez, le speranze di Red Bull di riconquistare il titolo Costruttori, sfumato ben prima di Abu Dhabi con il terzo posto finale dietro McLaren e Ferrari. Tutti gli sforzi si sono dunque riposti sul 2025 e sulla prima vettura completamente senza l’apporto di Adrian Newey, ufficialmente in Aston Martin da quasi un mese e mezzo. Ma anche la RB21, almeno per il momento, sembra essere ben lontana dalla sintonia di cui Max Verstappen ha goduto con la RB19 che ha vinto tutte le gare in calendario nel 2023, tranne Singapore.

Per quanto l’olandese stia cercando di trovare una chiave di lettura che gli permetta di avere consistenza in pista, la forbice prestazionale della RB21 rimane troppo ridotta. Sia per la Red Bull che per tutti gli addetti ai lavori, un weekend liscio come quello di Suzuka potrebbe rivelarsi una mosca bianca, che molto difficilmente Verstappen potrà riuscire a replicare per il proseguo della stagione. Il giro in qualifica a Jeddah gli ha permesso di conquistare la pole position ma il dover fare di più per poter estrarre il potenziale dalla propria vettura potrebbe metterlo nella posizione di commettere errori. Cosa che ha fatto in partenza proprio in Arabia Saudita dove sperava di mettere definitivamente una pietra sopra il weekend disastroso del Bahrain, non solo per la competitività in pista quasi nulla, ma anche per gli errori commessi dal team ai pit-stop. Allo spegnimento dei semafori, Max Verstappen ha avuto un leggero pattinamento che non gli ha permesso di scattare come avrebbe voluto perdendo terreno su Oscar Piastri, partito perfettamente dalla seconda casella con la sua MCL39. Per riprendersi la leadership, al passaggio in curva 1 al primo giro, prima della scesa in pista della Safety Car per il botto tra Tsunoda e Gasly, l’olandese ha tentato un sorpasso al limite finendo lungo e tagliando la chicane. Non cedendo la posizione guadagnata andando oltre i confini della pista al pilota della McLaren, la Federazione ha deciso di comminargli una penalità di 5 secondi. Questo errore ha compromesso poi l’andamento del resto della gara e la possibilità di vincere, sfruttando anche la partenza dalle retrovie di Lando Norris.

RB21 e 2026: questo preoccupa Verstappen

Il problema principale rimane la poca performance della RB21 e le parole che ci ha rilasciato al termine del Bahrain sembrano non promettere bene per la Red Bull. “Non stiamo più rispettando i nostri standard e non so se riusciremo a trovare una soluzione, né a lungo né a breve termine. Abbiamo avuto una riunione qualche settimana fa, ma nulla di nuovo. A mio avviso i problemi principali sono il bilancio della vettura e la gestione delle gomme” aveva infatti dichiarato Verstappen con un tono afflitto al media pen di Sakhir. “Non che lo scorso anno fosse meglio, ma adesso gli avversari hanno fatto importanti passi in avanti e questo rende la nostra situazione veramente complicata ed anche strana” ha proseguito con uno sguardo quasi arrendevole che chiarisce quanto sia complicato da gestire per lui un una situazione che sembra non trovare né capo né coda, un senso di incertezza che non può far altro che aumentare in vista del futuro.

Red Bull, infatti, il prossimo anno perderà un altro elemento chiave che li ha resi così forti negli ultimi anni ed è il motore Honda. Con la nuova era tecnica che, oltre l’aerodinamica, andrà a modificare profondamente i propulsori delle vetture di Formula 1, il team di Milton Keynes ha deciso di produrre da sé le power unit con il sostegno di Ford diventando a tutti gli effetti un motorista. La sfida è alquanto ardua e se le prime simulazioni del 2026 non dovessero essere convincenti, nulla escluderebbe una separazione tra il pilota e la squadra. Verstappen ha firmato un contratto che lo lega alla Red Bull fino al 2028. Tuttavia, c’è una clausola che potrebbe liberarlo prima della scadenza. Infatti, secondo il Daily Mail, qualora l’olandese non si trovasse almeno nella top 3 della classifica piloti prima della pausa estiva di agosto, potrebbe rescindere l'accordo per fortuna altrove.

Red Bull, Mercedes, Aston Martin o anno sabbatico: cosa farà Max?

Ad aver puntato gli occhi su di lui già da diversi anni, ancor prima che debuttasse in Formula 1, è stato Toto Wolff. Quando Max era solamente un ragazzino ancora nelle Formula minori, il padre Jos ha intavolato diverse trattative per portare il figlio allo step successivo. Ma il manager della Mercedes non era convito al 100% di accelerare di così tanto i tempi mettendo l’olandese a bordo di una monoposto di F1 quando era ancora minorenne. Cosa che ha invece deciso di fare Helmut Marko con l’appoggio di Christian Horner, motivo per cui Max Verstappen è oggi il punto di riferimento della Red Bull ma anche il più grande rimpianto di Toto Wolff. Al momento Mercedes sembra essere, secondo alcune voci che girano nel paddock, il motorista favorito ad avere la migliore nuova power unit del 2026 e questo potrebbe essere un motivo per Verstappen di sondare il terreno per prendere in considerazione il team delle frecce argento come possibile destinazione qualora decidesse veramente di dire addio a Red Bull.

Su di lui, però, c’è anche tutto l’interesse di Lawrence Stroll che sarebbe pronto a fare di tutto, soprattutto a livello economico, per portare Verstappen in Aston Martin andando a ricostruire il magico trio che ha permesso al team di Milton Keynes di dominare nell’era ad effetto suolo fino al 2024. Adrian Newey è già a lavoro a Silverstone per progettare la vettura verde bosco che il prossimo anno, almeno per il momento, Lance Stroll e Fernando Alonso guideranno, mentre Honda fornirà loro i motori. Manca solamente l’olandese all’appello. Ma proprio lui, parlando con la stampa, tra cui noi di Automoto.it che eravamo presenti a Jeddah, ha escluso le possibilità di vederlo lontano da Red Bull, ribadendo di essere pienamente concentrato sul lavoro da fare per ritrovare il feeling con la monoposto. Il team principal di Aston Martin, Andy Cowell, ha ribadito che attualmente la situazione piloti è solida così com’è e che non stanno cercando nuove soluzioni, ma dovranno prima o poi. L’età di Fernando Alonso aumenta e dopo tanto tempo l’asturiano ha parlato dell’ipotesi ritiro confermando di voler disputare sicuramente il 2026 per fare esperienza con il nuovo regolamento tecnico per poi, quando non sentirà più la motivazione giusta per continuare correre, di restare con Aston Martin in un ruolo diverso.

Russell-Red Bull: trattative in corso con Horner

In tutta questa situazione di subbuglio e di incertezza nei riguardi del futuro, Max Verstappen e le sue scelte rimangono il pallino cardine di quella che potrebbe diventare una vera e propria bomba di mercato, più dell’ingaggio di Lewis Hamilton. Potrebbe scegliere di prendersi un anno sabatico per capire quale team avrà fatto il miglior lavoro con il nuovo regolamento tecnico per poi tornare in pista con le idee più chiare. Oppure restare in Red Bull e vedere quale sia la reale situazione e poi decidere. Con tutte queste opzioni, al momento Toto Wolff ha preferito non precludersi nulla. Andrea Kimi Antonelli ha dimostrato di avere la stoffa di essere un campione del domani di Formula 1. George Russell di essere costante e sempre al posto giusto al momento giusto, talentuoso e pronto ad essere l’uomo squadra che Mercedes voleva dopo l’addio di Hamilton. Sostanzialmente una coppia perfetta su cui puntare. Ma la possibilità di avere finalmente Verstappen potrebbe cambiare le carte in tavola.

George Russell, sicuramente, non vorrà restare con le mani in mano mentre Toto Wolff attende notizie sulla prossima mossa dell’olandese. Il suo contratto scadrà al termine della stagione e le trattive sembrerebbero essere iniziate, ma “non c’è fretta” hanno ribadito entrambe le parte coinvolte. Tuttavia, qualcosa già si muove nel mercato piloti. Consapevole di poter perdere il suo pilota, Christian Horner ha iniziato a sondare il terreno, secondo quanto riportato da The Race, portando avanti delle conversazioni informali nelle ultime settimane con Russell e il suo entourage. Prima della pausa estiva difficilmente qualche pedina si muoverà dato che siamo solamente ad inizio stagione e tutto l’interesse è puntato sulla pista e sul lavoro in sede per il 2026, ma sicuramente questa Silly Season si preannuncia scoppiettante quasi quanto quella dello scorso anno, anche perché la situazione in casa Papaya potrebbe cambiare.

Norris-Piastri: la coppia che scoppia che libera un sedile in McLaren

Il duo Lando Norris – Oscar Piastri sembra procedere bene ma avere due piloti forti su una vettura forte come la MCL39 potrebbe portare a delle spaccature difficilmente sanabili. Al momento Andrea Stella ha sottolineato che non c’è la necessità di imporre un vantaggio ad un pilota rispetto all’altro; entrambi sono molto ravvicinati in classifica con l’australiano davanti di dieci punti sul britannico e siamo solamente alla quinta gara disputata su un calendario di 24. Ma proprio il team principal ha ribadito che i distacchi della McLaren non sono così ampi come tutti avevano preventivato ad inizio anno e dunque, ben presto, qualcuno potrebbe mettere i bastoni tra le ruote agli alfieri papaya, costringendo Stella e Zak Brown ad un bivio. Oltre Max Verstappen e George Russell, anche la Ferrari con Charles Leclerc potrebbe presto rientrare nella partita per il titolo, soprattutto in vista dell’inasprimento dei controlli alla flessibilità delle ali anteriori dal Gran Premio di Spagna in poi che potrebbe cambiare gli assetti attuali in pista.

 

Oscar Piastri ha da poco firmato un rinnovo pluriennale che lo legherà alla squadra di Woking per ancora diversi anni (si ipotizza almeno fino a dopo il 2028). Lando Norris ha rinnovato lo scorso anno con un pluriennale che estenderebbe la sua presenza in McLaren fino al 2027, ma se il team punterà su Piastri, sarà disposto a restare ed essere il numero 2? Qualora Verstappen dovesse andare via, anche un sedile in McLaren si potrebbe liberare e il numero #4 ha da sempre colpito Red Bull che lo avrebbe contattato già un paio di anni fa. Non ci resta che attendere la prima mossa del mercato piloti 2025.

Neanche Ferrari è da escludere

Da prendere in considerazione anche un’altra possibilità e che questa volta riguarda Ferrari. Il rapporto tra la Rossa e Charles Leclerc dura da ormai sette anni ma il monegasco non sembra intenzionato, nonostante le varie difficoltà incontrate, di andare altrove. La parentesi con la Scudiera di Lewis Hamilton, invece, non è iniziata al meglio. Il sette volte campione del mondo è in evidenti difficoltà con la SF-25 che non si adatta al suo stile di guida. Il problema non è tanto la vettura del team di Maranello, quanto la generazione ad effetto suolo. Fino al 2021 Hamilton non ha avuto rivali lottando fino all’ultima curva di Abu Dhabi con Verstappen. La sua supremazia in pista era dovuta al modo in cui interpretava il ritmo soprattutto nell’affrontare le staccate. Con il nuovo regolamento tecnico, però, tutti i suoi punti di riferimento sono sostanzialmente crollati.

La sua esperienza del mondo Mercedes gli ha permesso di trovare comunque un’interpretazione che gli permettesse di essere in lotta ed avvicinarsi il più possibile al limite, ma in Ferrari tutto è nuovo per lui. La monoposto del Cavallino Rampante è ancora un terreno inesplorato per lui, soprattutto per quanto riguarda la gestione del freno motore, ci ha rivelato, e questo lo sta mettendo più in crisi del previsto. Qualora la situazione non dovesse cambiare con la nuova era tecnica della Formula 1 che debutterà il prossimo anno, non è neanche da escludersi la possibilità che Lewis Hamilton decida di ritirarsi appendendo il casco al chiodo. Con questa ipotesi, si potrebbe liberare un sedile anche in Ferrari e Verstappen potrebbe cogliere la palla al balzo, così come Lando Norris che non ha mai nascosto l’ammirazione per il team di Maranello. Non ci resta che attendere la prima mossa del mercato piloti 2025.

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