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«Valentino Rossi è un esempio che rispetto totalmente, purché non sia là fuori solo per la paura di smettere. Finché è là fuori perché vuole continuare il divertimento...». Parole di Nico Rosberg ai microfoni del podcast di MotoGP.com, a proposito della difficoltà di smettere con il proprio sport per un campione che ormai non avrebbe più nulla da chiedere. Eppure va avanti.
Rosberg ha spiegato perché ha scelto di interrompere la sua lunga e fortunata carriera in Formula 1 dopo il Mondiale vinto nel 2016: «Non c’è solamente una maniera di farlo. Per me è stato solo l’istinto: ho realizzato quello che mi ero prefissato di fare, il mio sogno, vincere il Campionato del Mondo, che per me è stato impossibile fino all’ultima curva dell’ultima gara».
«Quindi – ha aggiunto Rosberg - sono andato davvero al di sopra e al di là di tutto ciò che sarebbe stato possibile secondo me e ho vinto quel campionato del mondo. Ed è stato il caso di dire: “Guarda, ho fatto tutto, ho dato tutto ciò che potevo per così tanti anni ... e sono andato oltre!” Voglio dire, la motivazione che ho avuto è stata senza compromessi ed è stato il momento perfetto per dire: “Ehi, grazie mille per tutto. Adesso prendo l'uscita”. Penso che arrivare ad un punto così alto è qualcosa ti porti con te per il resto della tua vita. E io lo sto vivendo ancora adesso, mi sta dando ancora positività. L'ultimo ricordo è stato il più bello e lo sarà per sempre. È stato semplicemente fantastico, questa è stata anche la ragione per farlo, quella sensazione che mi darà per il resto della mia vita, la sensazione di appagamento che ho mantenuto e che per me vale così tanto».
Però ammette: «Una cosa è pensarlo, un’altra è farlo. E fa paura da morire».