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Ancora due anni di contratto con la Yamaha, Valentino Rossi continua a sorprendere per la voglia che ha di mettersi in gioco anche a 40 anni. Un merito senza dubbio che però non distrae i detrattori del campione di Tavullia da critiche e altro ancora. Ma è ancora un pilota in grado di vincere e dire la sua? Secondo Jacques Villeneuve il problema non è Rossi ma i giovani: "Per me Valentino fa benissimo a continuare a correre. Se la sente, va forte ed è competitivo. Chi sono i suoi avversari? Gente che ha 20 anni di meno. Ebbene, è normale che uno più giovane sia più veloce di uno più anziano, ma poi se analizzi nel dettaglio i tempi, vedi che i giovani della MotoGP non sono poi così tanto veloci da consigliare a Rossi la pensione. Per questo per me fa bene a restare e a giocarsela".
Veramente Rossi contro Marquez ha patito e molto anche, e non si può dire che con Vinales le cose siano andate meglio..."Sì però è sempre lì davanti, perde qualcosa sul giro ma nel totale non è lontano. Usa la sua esperienza e alla fine questa grossa differenza non la vedo fra i giovani e lui. Ripeto, quando uno è più giovane è normale che sia più veloce, ma detto questo se Rossi continua a correre è segno che i giovani in pista non sono poi così superiori a lui e detto questo ripeto che per me fa bene a restare. A 40 anni è ancora competitivo? Più che merito suo è demerito degli avversari".
Viva Rossi e viva Kimi e quelli della stessa generazione, perché per restare al vertice e a quei livelli, nonostante l'età, è perché hai passione e voglia, non lo fai certo per lo stipendio e per i soldi, anche se aiutano nel prendere certe decisioni
Posizione netta ma vale anche per la F.1? "Senza dubbio. Hanno criticato Schumacher che ha corso per anni e se guardo lo schieramento di quest'anno con Raikkonen che è il più anziano in pista seguito da Alonso mi chiedo dove sono i giovani. Kimi ha fatto una bella stagione l'anno scorso, quando hai una macchina competitiva ti fai valere e Vettel che doveva essere il numero uno, spesso era dietro, come dire che tutta questa superiorità anagrafica non si è vista. Vale anche per i giovani presenti in F.1. Verstappen e Ricciardo sono veloci, sono più giovani è normale che lo siano, ma quanto sono più veloci da far smettere i vecchi?
Ecco, le generazioni attuali sono più rapide perché fa parte del ciclo della vita ma non è ancora arrivato sia nelle moto sia in F.1 un giovane con un talento tale da mettere tutti a tacere e mandarli a casa. Verstappen sta crescendo, ma la sua generazione appartiene a quella dei videogiochi, ovvero fanno manovre in pista che le fai al simulatore, poi la realtà è altra cosa. Per questo dico viva Rossi e viva Kimi e quelli della stessa generazione, perché per restare al vertice e a quei livelli, nonostante l'età, è perché hai passione e voglia, non lo fai certo per lo stipendio e per i soldi, anche se aiutano nel prendere certe decisioni".