Red Bull: «Negli Emirati Arabi ci serviranno trazione e velocità»

Red Bull: «Negli Emirati Arabi ci serviranno trazione e velocità»
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Si correrà questo fine settimana a Yas Marina il GP di F1 degli Emirati Arabi, che per le Red Bull di Vettel e Webber rappresenta un appuntamento importante, ove si necessita di trazione e di velocità elevate
1 novembre 2012

Si correrà questo fine settimana ad Abu Dhabi il Gran Premio di Formula 1 degli Emirati Arabi Uniti, 18° e terz’ultimo appuntamento di un combattutissimo Campionato che vedrà con ogni probabilità assegnare il titolo iridato nel GP di fine stagione previsto per il 25 di novembre in Brasile.

Il mondiale: una lotta a due

Una lotta ancora aperta fra più contendenti, ma realisticamente destinata ad esaurirsi in un face-off tra i due principali protagonisti di questa stagione, ovvero il ferrarista Fernando Alonso e il tedesco della Red Bull Sebastian Vettel.

Dopo un inizio di mondiale caratterizzato da vincitori diversi ad ogni gara, numerose sono state le sorprese riservate da questa corsa al titolo iridato. Mentre infatti in una prima parte di stagione è sembrato che le vetture del Cavallino Rampante, così come anche quelle di Adrian Newey, fossero in deciso ritardo con lo sviluppo, nella seconda metà di Campionato si sono poi rivelate essere le vere pretendenti per la conquista dei titoli piloti e costruttori.

formula 1 india 2012 (17)
«Ho dei ricordi molto speciali di questo circuito - dichiara Vettel - nel 2009 ho vinto qui per poi ripetermi nel 2010, anno in cui ho conquistato il mio primo titolo del mondo in F1.»

Red Bull: da metà stagione in ascesa

Particolare sorpresa hanno destato però proprio le Red Bull, che nel corso delle ultimissime manche hanno ritrovato in maniera concreta la competitività del 2011, portando nuovamente sotto i  riflettori entrambi i driver del Team, che si apprestano a giungere sul circuito di Yas Marina con un particolare entusiasmo, quest’ultimo dovuto, oltre che alla battaglia per la conquista del mondiale, anche per l’affrontare un tracciato che i due piloti così descrivono:

Vettel: «Amo questo circuito»

«In soli tre anni – dichiara Sebastian Vettel - questo appuntamento è cresciuto sino a divenire uno dei momenti salienti della stagione. Il fatto di partire con il tramonto e di passare sotto la bandiera a scacchi in piena sera lo rende qualcosa di unico e impressionante. Ho dei ricordi molto speciali di questo circuito, nel 2009 ho vinto qui per poi ripetermi nel 2010, anno in cui ho conquistato il mio primo titolo del mondo in F1. Un evento che non dimenticherò mai. Il circuito è impressionante: è lungo 5,5 km e presenta una corsia di uscita dai box che passa attraverso un tunnel che volge verso l'altro lato della pista.»

mark webber
«L’impianto di Yas Marina - dichiara Webber - è unico al mondo: ci sono curve lente e tortuose, così come dei tratti in cui è fondamentale godere di elevate velocità»

Webber: «Ci servono trazione e velocità»

«Mi piace l'elemento del crepuscolo in gara - dichiara Mark Webber - partire in pieno giorno e tagliare il traguardo in serata è qualcosa di veramente speciale. L’impianto di Yas Marina è unico al mondo, ed è un circuito in cui è fondamentale avere una buona trazione per via della sua conformazione: ci sono curve lente e tortuose, così come dei tratti in cui è fondamentale godere di elevate velocità. E’ una gara caratterizzata da un’atmosfera molto particolare, che penso riesca a giungere anche agli spettatori che osservano il Gran Premio da casa. È un tracciato davvero spettacolare, e non vedo l'ora di poter correre lì.»
 

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