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Oltre a Lewis Hamilton, anche il pilota della Lotus Kimi Raikkonen ha espresso dichiarazioni rilevanti durante la conferenza stampa, trasmessa in diretta da SkySportF1HD, che precede il weekend di gara in Ungheria, dove domenica andrà in scena il decimo appuntamento con il Mondiale di F1.
Qui all'Hungaroring hai ottenuto grandi successi proprio come Lewis. Con un altro podio in Ungheria otterresti il record del maggior numero di podi su questo circuito. Il caldo estremo può aiutarvi, com’è successo ad esempio in Germania?
«Abbiamo avuto sempre abbastanza fortuna quando c’è stato il caldo, ma è più difficile dirlo ora dato che ci sono delle gomme diverse rispetto a quelle con cui abbiamo corso quest’anno. Le gomme dovrebbero essere un po’ un misto rispetto a quelle dell’anno scorso, quindi speriamo che tutto vada bene».
Hai ripensato alla tua decisione di non partecipare ai test di Silverstone?
«No anche perché la decisione è stata presa dal team e poi è stato meglio per l'intera squadra chiamare un pilota giovane perché non abbiamo fatto grandi cambiamenti. Non impari molto in quei test dal punto di vista delle gomme, quindi nel complesso è stato meglio per il team utilizzare un pilota giovane».
Red Bull e Lotus: quali sono i fattori che ti indirizzeranno da una parte all’altra nel momento di dover prendere una decisione su dove andare a guidare l’anno prossimo?
«Credo che valuterò il pacchetto complessivo e quello che sembrerà più giusto per me, ma qualunque sia la decisione, non mi baserò su quello che pensano gli altri ma su quello che sarà giusto per me. Al momento non ho idea di quello che accadrà, dobbiamo aspettare e vedremo cosa verrà fuori».
Come farai a scegliere il tuo prossimo team?
«È una combinazione di vari fattori, che devono essere giusti nelle gare e fuori dalle gare. In sostanza, tutto deve sembrarmi giusto e da lì sceglierò quello che credo sia la cosa più giusta per me, ma non ci sono garanzie sul fatto che quella sarà la scelta giusta a lungo termine».
Cosa ne pensi del ritorno del Gran Premio d’Austria?
«È un buon posto dove correre, non è un circuito difficile perché non ha molte curve, ma di solito vanno in scena delle buone corse grazie al disegno del circuito, che presenta delle curve strette e lunghi rettilinei. Sarei contento di tornare a correre in Austria».
Se davvero a Budapest ci saranno 40 gradi, sarà troppo caldo per te e per la tua macchina?
«Sarà la stessa condizione per tutti, un po’ più insidiosa per le macchine, ma soprattutto anche per i piloti, ma non è la prima volta che troveremo delle condizioni così calde durante le gare.»
Oriano Ferrari ci racconta il GP d'Ungheria