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Non tutti sanno che nel 1951, anno in cui fu organizzata la prima edizione del Festival di Sanremo, nella cittadina sulla Riviera ligure fu disputato anche un Gran Premio di Formula 1. All'epoca la massima serie era agli albori: il primo GP della sua storia era andato in scena l'anno precedente, a Silverstone, con l vittoria di Nino Farina, destinato a laurearsi campione del mondo di lì a qualche mese. E in quest'epoca primordiale i piloti di F1 si cimentavano anche in corse non valide per il campionato. Era questo il caso del GP di Sanremo, che nel 1951 vide la sua sesta e ultima edizione. Si correva sul circuito di Ospedaletti, con i team pronti a delle sgambate in pista che costituivano un ottimo allenamento e un buon banco di prova.
Il 22 aprile del 1951 sullo schieramento del GP di Sanremo si presentarono diverse scuderie di punta. A cominciare dalla Ferrari, che portò in pista la sua 375 equipaggiata con un motore aspirato, il cui debutto risaliva all'ultima gara daella stagione 1950, a Monza. Al volante della 375 c'erano Alberto Ascari, Gigi Villoresi e Dorino Serafini, cui si aggiungeva un'altra Ferrari, la 212 affidata a Rudolf Fischer. Maserati, invece, scelse Harry Schell, David Murray, Reg Parnell e Toulo de Graffenried per le sue 4CLT/48. Sulla vivace griglia figuravano anche il giovane Stirling Moss e l'esperto Louis Chiron, alfieri della HWN-Alta.
Dopo 90 giri nella suggestiva cornice della Riviera ligure, a spuntarla fu Ascari, che si sarebbe laureato per due volte campione del mondo di F1 con la Ferrari nel 1952 e nel 1953, e resta ancora oggi l'unico italiano iridato nel Circus. Secondo a pari giri si classificò il compagno di squadra Serafini, davanti a Fischer, non doppiato con la sua 212. Villoresi, invece, non terminò la gara per via di un contatto con Reg Parnell. La sinfonia dei motori a Sanremo non era destinata a risuonare di nuovo. A differenza del neonato Festival, giunto oggi alla settantatreesima edizione, il GP di Sanremo non sarebbe più stato disputato. Resta, a 72 anni da quel giorno di aprile, un ricordo indelebile di un'epoca ruggente dei motori.