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I motoristi attualmente operativi in Formula 1, di questi tempi, stanno lavorando alacremente alle power unit che, dopo il congelamento previsto per febbraio 2022, resteranno invariate fino al 2025. Ma dietro le quinte si sta già giocando una partita molto importante, quella che riguarda i motori del futuro. L'intenzione dei vertici della categoria è quella di proporre un regolamento che attragga nuovi costruttori, a cominciare da due brand del gruppo Volkswagen, Audi e Porsche, intervenuti nelle recenti riunioni in merito all'avvenire tecnologico dei motori della F1. E a confermare l'interesse di Porsche pensa il nuovo responsabile motorsport del marchio di Zuffenhausen, Thomas Laudenbach.
Laudenbach, nel corso di un incontro con alcuni media, tra cui The Race, ha dichiarato che "non è un segreto che Porsche stia seriamente prendendo in considerazione" un ritorno in F1. "Non sono ancora state prese decisioni - ha aggiunto Laudenbach -. Quindi non posso confermare se ci saremo o meno. Stiamo valutando l'ipotesi, e arriveremo a una scelta, ma non posso rivelare con esattezza quando".
Laudenbach, però, concede che Porsche non potrà attendere troppo, "perché, se si intende correre nel 2025, o nel 2026, il progetto deve necessariamente partire con una certa tempistica". Potrebbe, in ogni caso, non trattarsi di una scelta tra Audi e Porsche: non è da escludere che entrambi i marchi possano figurare contemporaneamente sullo schieramento. D'altronde, è già successo in Formula E, categoria nella quale Porsche milita ancora. Audi, invece, ha abbandonato la nave, per concentrarsi sulla Dakar, in parallelo al ritorno nel WEC, dove, dal 2023, ritroverà la stessa Porsche.
Per ridurre i costi di un'operazione del genere, ed evitare eventuali passi falsi su tecnologie su cui altri costruttori lavorano da anni, il gruppo Volkswagen potrebbe avvalersi di un partner tecnico. Non è difficile arrivare al nome giusto: la Red Bull Powertrains, nata dopo l'annuncio dell'addio di Honda a fine 2021, potrebbe essere la candidata ideale. Con una collaborazione del genere, il gruppo Volkswagen potrebbe abbinare i propri marchi a due team. Secondo quanto riporta The Race, oltre alla Red Bull potrebbe essere coinvolto un attuale motorizzato Mercedes, probabilmente la McLaren. Ma c'è un altro passaggio fondamentale che potrebbe rendere la F1 ancora più appetibile a nuovi costruttori, e forse far venire meno la necessità di un partner: l'eliminazione della MGU-H.
Rinunciare alla parte più complessa dell'attuale sistema ibrido delle monoposto di F1 ridurrebbe di molto il vantaggio competitivo dei costruttori già operanti nella categoria, visto che l'intera power unit andrebbe rivista. Il powertrain resterebbe comunque ibrido, con la sola MGU-K chiamata a sviluppare una potenza quasi tre volte superiore all'attuale e con una tecnologia diversa per le batterie. Secondo Laudenbach, per i potenziali nuovi motoristi la componente elettrica dei powertrain "deve avere una priorità molto più alta", adeguandosi alla direzione che sta prendendo il prodotto. E "se qualcuno - e parlo in generale, non necessariamente di Porsche - stesse veramente valutando l'entrata in F1 come motorista, sarebbe necessario far combaciare i nuovi ingressi con un cambio notevole del regolamento, in modo tale che tutti debbano fare un passo in avanti, e non solo i nuovi arrivati". Ed è esattamente in questa direzione che, stando ai ben informati, la FIA si sta muovendo.