Pirelli spiega i fattori che influenzano la strategia dei pit stop in un GP di Formula 1

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In occasione del video di presentazione del GP d'India, Pirelli spiega come vengono effettuate le scelte strategiche delle squadre per effettuare i pit stop durante un GP di Formula 1
25 ottobre 2013

 

Buddh Circuit, penultima tappa asiatica del Campionato. Qui le gomme e le monoposto devono affrontare alte temperature, curve particolarmente severe – come la 10 – e numerosi dislivelli che aumentano il carico verticale sugli pneumatici.

La risposta Pirelli a queste esigenze è la combinazione medium-soft, mescole piuttosto diverse per prestazioni di picco e degrado, una scelta che si propone di favorire lo spettacolo e strategie variegate.

Il Buddh Circuit è caratterizzato soprattutto da un lunghissimo rettilineo di quasi un km e da una delle pit-lane più lunghe del campionato: circa 600 metri. Questo comporta una perdita di tempo relativamente significativa quando ci si ferma ai box, ancora più consistente da quando le velocità in pit-lane durante la gara sono state ridotte da 100 a 80 km/h.

Essenziali diventano il numero di pit stop e le scelte strategiche da parte dei Team per tentare di guadagnare posizioni in pista. Ma come si fa a prevedere il numero di soste che ci saranno in un Gran Premio?

La previsione emerge incrociando i dati di prestazione e di degrado che vengono preventivamente raccolti durante le prove libere, soprattutto al venerdì pomeriggio. Ogni vettura ha infatti caratteristiche proprie,  che permettono di sfruttare le due mescole selezionate in maniera diversa da altri competitors.

Le squadre dispongono quindi di complessi software che, alimentati da queste informazioni, permettono di studiare la migliore strategia. Fattori quali diverse condizioni meteo o temperatura durante la gara,  traffico e ingresso della Safety Car, possono a volte vanificare tutti questi calcoli.

Diventa così fondamentale poter disporre di strategie flessibili che vengono rapidamente modificate durante lo svolgimento della competizione stessa. Generalmente, nello scegliere le mescole da portare, Pirelli offre la combinazione che consente di avere più di un pit-stop al fine di aumentare il ventaglio di strategie.

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Da Moto.it

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