Pirelli partner della partita interreligiosa per la pace

Pirelli partner della partita interreligiosa per la pace
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Dopo l'annuncio arrivano i dettagli. Pirelli sarà partner della partita interreligiosa per la pace e per questo nello scorso weekend di gara a Spa ha fatto firmare uno pneumatico a tutti i piloti del Mondiale di F1
25 agosto 2014

Dopo l'annuncio arrivano i dettagli. Pirelli sarà partner della partita interreligiosa per la pace e per questo nello scorso weekend di gara a Spa ha fatto firmare uno pneumatico a tutti i piloti del Mondiale di F1. L’attenzione al sociale del resto affianca l’attività di impresa di Pirelli: un’azienda con stabilimenti produttivi in 13 Paesi nel mondo, presente commercialmente in oltre 160 nazioni, con una realtà industriale di 39.000 dipendenti in cui si parlano oltre 20 lingue e dove trovano rappresentanza 34 nazionalità. I valori che la Partita Interreligiosa vuole trasmettere, quindi, appartengono da sempre al Dna di Pirelli: rispetto delle diversità, multiculturalità, dialogo.


In occasione della Partita Interreligiosa per la Pace, Pirelli ha realizzato alcune iniziative per consentire a tutti – dai propri dipendenti alla comunità della rete – di testimoniare il proprio sostegno all'evento. Al centro ovviamente lo sport: in particolare il gioco del calcio e la Formula 1 di cui Pirelli è fornitore esclusivo dal 2010. I calciatori delle due squadre che scenderanno in campo il 1° settembre e i piloti di tutti i team di Formula 1 firmeranno un pneumatico P Zero da Gran Premio che sarà messo all’asta a partire dal 25 agosto sul canale Ebay della “Fondazione PUPI” per destinarne il ricavato a favore delle Fondazioni “Scholas Occurrentes” e “Fondazione PUPI”.


Pirelli ha inoltre lanciato la campagna social #P4Peace. L'iniziativa, che ha preso il via all’interno di Pirelli con i selfies dei dipendenti di tutto il mondo, a metà agosto aveva già raggiunto oltre 2,5 milioni di persone e ricevuto il supporto di oltre 70.000 “fan” tra cui campioni dello sport, protagonisti della moda, dell’arte e dello spettacolo, che continuano a inviare tramite i social media i propri selfies tutti “firmati” con la P di pace disegnata sulla mano, sul volto su una maglietta o su una bandiera. I selfies dei dipendenti Pirelli sono anche diventati i protagonisti di un video - che sarà trasmesso allo stadio Olimpico la sera della partita - che sottolinea i valori di multiculturalità e integrazione che l’evento vuole rilanciare e che contraddistinguono da sempre la cultura d'impresa Pirelli.


In occasione dell’evento, Pirelli, attraverso PZero, ha infine realizzato in edizione limitata una T-shirt che mostra la scritta “Pace” nelle principali lingue del mondo. La T-shirt “della Pace” sarà acquistabile presso il flagship store Pirelli Corso Venezia, sul sito e-commercewww.pirellipzero.com, sul “negozio virtuale” di Fondazione Pupi e, il giorno della partita, all’interno dello stadio. Il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alle Fondazioni “Scholas Occurrentes” e “Fondazione PUPI”.


Attraverso l’adesione alla Partita Interreligiosa per la Pace e lo sviluppo delle iniziative a questa collegate, Pirelli ribadisce il proprio impegno nella promozione e nella diffusione dello sport come potente strumento di integrazione e dialogo tra culture e generazioni diverse. Tramite il sodalizo con lo sport, in cui l’azienda è impegnata dal 1907 con attività che nel corso degli anni sono spaziate dal motorsport alla vela, dal golf al calcio, Pirelli ha infatti sviluppato numerose iniziative in ambito sociale a favore delle comunità locali dei Paesi in cui opera. L’impegno nelle attività sportive è diventato così anche sinonimo di socialità solidale ed etica, soprattutto tra i giovani. Impegnare i giovani nello sport è un modo per educare all’integrazione bambini di classi sociali diverse, lavorando alla prevenzione di situazioni sfavorevoli come l’isolamento e la solitudine, favorendo una crescita sana, uno spirito di squadra che possa riflettersi nella società di oggi e in quella di domani.

La passione per lo sport

Quella di Pirelli per lo sport è una passione che viene da lontano e che inizia nel 1895 nel ciclismo, a cui si lega strettamente già in occasione del Giro d’Italia del 1909, quando trenta dei quarantanove corridori montano gomme Pirelli. Nel 1913 Pirelli entra anche nel motociclismo dove rimarrà fino al 1956, per farvi poi ritorno alla fine degli anni ’90 fino a diventare dal 2004 fornitore unico del mondiale Superbike. Risale, invece, al 1907 l’esordio nelle competizioni automobilistiche, quando Pirelli gomma l’Itala che partecipa al raid Pechino-Parigi. È solo l’inizio di un’avventura che la vedrà protagonista anche alle Mille Miglia, al mondo del Rally, al Gran Turismo fino alla Formula 1 dove Pirelli, dal 2011, è fornitore esclusivo di tutti team. Ma l’impegno di Pirelli nello sport non è solo motori, è anche aeronautica - con lo sviluppo di tessuti gommati per aeromobili e di pneumatici per aeroplani - oltre che atletica, scherma e vela.


A “motori spenti”, il sodalizio più famoso tra Pirelli e lo sport è quello nel mondo del calcio. Un legame che inizia nel 1877, quando viene avviata la produzione di articoli in gomma per lo sport e che nel 1922 si tramuterà nel brevetto di rivestimenti in gomma per palloni da calcio. Nel 1926, Piero Pirelli - figlio del fondatore dell’azienda - promuoverà la costruzione dello stadio di San Siro, ancora oggi uno dei luoghi simbolo di Milano. Ma è nel 1995 che si stringe ulteriormente il legame di Pirelli con il calcio, quando la storia del gruppo si intreccia con quella dell’Inter, uno dei più importanti e conosciuti club al mondo.


Un legame ventennale che non è solo passione sportiva ma una vera e propria condivisione di valori che si sono concretizzati nel sostegno da parte di Pirelli al progetto Inter Campus, nato in Italia e successivamente esportato anche in altre nazioni del mondo, con l’obiettivo di aiutare i bambini in difficoltà avviandoli all’educazione scolastica e sportiva. C’è infatti un legame preferenziale tra solidarietà e sport, un circolo virtuoso in cui l’impegno nelle attività sportive diventa sinonimo di impegno nella diffusione di una socialità solidale ed etica, soprattutto tra i giovani. Impegnare i giovani nello sport significa insegnare il concetto di integrazione a bambini di classi sociali diverse, lavorando alla prevenzione di situazioni negative come l’isolamento e la solitudine.


Dal 2008 Pirelli supporta il progetto sociale Inter Campus a Slatina, in Romania, dove si trova un sito produttivo del gruppo. Le attività sportive-ricreative sono organizzate per l’intero anno, con una partecipazione di oltre 80 bambini che provengono da diversi ambienti sociali e che imparano - attraverso il calcio – i valori del lavoro in squadra, dell’integrazione nella società e dell’amicizia. Nel 2012 Pirelli e Inter hanno replicato l’esperienza anche a Silao, in Messico, vicino alla nuova fabbrica Pirelli, coinvolgendo 150 bambini dell’area. Nel 2014 è stato avviato il primo Inter Campus negli Usa a New York, realizzato nel quartiere newyorkese di Inwood, che vedrà coinvolti nel tempo 120 bambini dell’età compresa tra i 6 e i 13 anni, oltre a quattro allenatori/educatori che riceveranno una formazione sportiva periodica dallo staff tecnico di Inter Campus. I bambini che partecipano al programma saranno seguiti dagli educatori anche durante l’anno scolastico grazie alle previste attività e iniziative di doposcuola e tutoring scolastico.

L’impegno nel sociale

L’impegno nel sociale di Pirelli non si limita al solo legame con lo sport, ma si articola in attività di solidarietà in tutto il mondo. Fin dalla fondazione nel 1872, Pirelli è consapevole di sostenere un ruolo importante nella promozione del progresso civile in tutte le comunità in cui opera, sostenendo in tutto il mondo iniziative sociali, ambientali, culturali e sportive nell’ambito della sanità, dell’istruzione e della formazione. La promozione dell’istruzione e della formazione tecnica costituiscono valori insiti nella storia di Pirelli, che beneficia della cooperazione tecnica e di ricerca con varie università nel mondo, a partire, fra le tante, dai Politecnici di Milano e di Torino, ma anche dall’Università dello Shandong in Cina e dall’Università di Craiova in Romania.

 

Pirelli crede fermamente nella formazione come chiave per la crescita individuale e per la crescita economica di un Paese, e per questo contribuisce a borse di studio e progetti oltre a supportare iniziative didattiche in grado di fornire ai bambini meno abbienti gli strumenti per uscire dalla povertà. Tra le attività più rilevanti di supporto didattico ai bambini che Pirelli svolge nelle comunità in cui opera, c’è il sostegno al Projeto Guri, in Brasile, che da anni prevede l’insegnamento di strumenti musicali e canto a centinaia di bambini nelle aree di Campinas e Elias Fausto a San Paolo. Tra le iniziative didattiche e formative, una menzione speciale va all’accordo fra Pirelli e la Qufu Normal University in Cina, che prevede il finanziamento di studenti eccellenti che provengono da condizioni di povertà per completare gli studi. Per Pirelli è prioritario dare un contributo al miglioramento dei servizi sanitari nelle comunità in cui opera.

 

In tale ambito, Pirelli Romania, in collaborazione con l’Ospedale Niguarda di Milano, sostiene dal 2008 la formazione di medici e infermieri e la donazione di attrezzature e apparecchi medici all’Ospedale di Slatina. Oltre 120 professionisti, che si occupano annualmente di più di 40.000 pazienti, sono stati formati nell’ambito del progetto, in particolare nelle aree di oncologia, cura pediatrica e pronto soccorso. Dal 2010 Pirelli sostiene Hospital Pequeno Principe a Curitiba, l’ospedale pediatrico più grande del Brasile, con un impatto positivo su 5000 bimbi e le loro famiglie.

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