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Sarà che la situazione italiana ed europea non induce all’ottimismo, fatto sta che una macchina mangiasoldi come la F.1 moderna deve guardare ai Paesi dove ci sono i quattrini. In Bahrain c’era Bernie Ecclestone che come al solito ha bacchettato i giornalisti che parlano dei problemi politici e degli scontri fra le fazioni locali.
“Siete voi che diffondete certe informazioni, qua non c’è pericolo o problemi per la F.1 come accade ovunque, quindi non è il caso di continuare su questa strada, ovvero tutto va bene, non date spazio alla politica voi che fate lo sport”. E fin qui può passare, gli interessi della F.1 sono diversi. E allora, visto che gli scenari sono in evoluzione, si è parlato dei nuovi GP.
“Il Brasile potrebbe rimanere in calendario se farà i lavori che abbiamo chiesto, andare avanti così non è più possibile – ha detto Ecclestone – e per quanto riguarda la Thailandia, la cosa è possibile anche in tempi brevi, hanno presentato un buon progetto e mi pare abbiano i soldi per farlo”.
Dove si va?
Un altro GP potrebbe approdare in Qatar, sulla pista di Losail che ospita già la MotoGP, il Qatar è stato designato come circuito di prova a gennaio per i nuovi motori di F.1 e il Governo, visti anche i mondiali di calcio, vuole una vetrina completa per la propria nazione.
“Come al solito è questione di soldi e per questo, allargandosi a oriente, la F.1 rischia di perdere ancora dei pezzi in Europa. Ora è la Germania che con i due circuiti è in crisi e non si sa se continuerà ad avere una gara”
Escluso totalmente un GP in Egitto: “Non so chi mette in giro certe voci, credo abbiano altri problemi che fare la F.1” ha sancito Ecclestone e quando una conturbante e affascinante giornalista messicana gli ha chiesto di un ritorno in Messico della F.1, Ecclestone è stato lapidario: “Avete i soldi per farlo?” alla risposta affermativa dell’inviata di Televisa, Bernie l’ha presa sotto braccio e le ha detto ”Allora possiamo parlarne anche subito, mi dica con chi discutere”.
Cosa succederà?
Insomma, come al solito è questione di soldi e per questo, allargandosi a oriente, la F.1 rischia di perdere ancora dei pezzi in Europa. Ora è la Germania che con i due circuiti è in crisi e non si sa se continuerà ad avere una gara, ma anche se Monza ha superato l’ispezione a inizio mese, lo scenario non è di quelli che rende tranquilli i brianzoli in tempi brevi…