Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Chi l’avrebbe mai detto. La nuova F1, quella del futuro, che usa motori a due tempi… Come quelli di alcuni go-kart?! No, anche perché si parla solo di ipotesi, tutta da definire nei modi e nei tempi; ma ne parla chi in F1 ci lavora, per la FIA: Pat Symonds. A oggi si parla appunto e solo di un “processo di ricerca” sui motori per il futuro della F1. Restano almeno altri cinque anni le unità ibride V6, quelle da saper produrre bene per dirsi veri motoristi, della massima formula automobilistica.
Ma poi…. I 2T non sono esclusi, anzi, sono l’ultima ipotesi ventilata insieme a certi carburanti sintetici alternativi, in grado di abbattere le emissioni (es. un possibile mix di idrogeno). Abbatterle sul serio. Perché non si deve pensare oggi alla miscela fumosa classica, nei cilindri di certi esosi quattro cilindri guidati mentre urlano a pieno gas (farfalle dei carburatori aperte) e carburazione ricca sul dritto di Hockenheim. Magari se il poker di piloti e costruttori affiancati è vario, es. Rainey, Schwantz, Doohan, seguiti a un soffio dalla Cagiva di Lawson, ci si può anche pensare ai tempi; ma non si tratta di "quei due tempi", giocando con le parole. Quelli del futuro sono a iniezione con alta pressione, elettrificati, con raffinate e controllate accensioni nelle camere di scoppio, da sommarsi a possibili trattamenti dello scarico (particolato e gas nocivi ridotti).
Insomma, perchè no? Tra qualche anno, date le regole con il benestare di costruttori coinvolti (e qui già diventa meno agevole la cosa per la F1, pensando a chi ne possa "girare" la tecnica sul prodotto in serie...) si tratterebbe di avere motori 2T che sono più efficienti nel senso fisico del termine e di molto (oltre il 50%) più ecologici ed anche più affidabili, rispetto al passato.
Soprattutto, visto che si parla non di viaggi ma di messaggio ecologico con forte spettacolo in pista, ci sarebbe anche un bel “sound” con i 2T nelle monoposto, anche di cilindrata medio-piccola. Una rivoluzione possibile? Alla fine potrebbe dipendere da un oligopolio di aziende che detti legge insieme alla FIA, visto che investimenti e lavoro ce lo devono mettere loro e non l'organizzatore del Circus. Si azzererebbero, nel caso, gli attuali equilibri e cambierebbe anche il modo di guidare.