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Gli altri artefici, insieme a Vettel, del 4° titolo piloti del tedesco e del costruttori della Red Bull, Chris Horner e Adrian Newey, hanno parlato in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD nel post gara del GP di Formula 1 d’India 2013.
Chris Horner
Sul quarto titolo di Vettel.
«È assolutamente fantastico, Sebastian è il migliore al mondo».
Adrian Newey
Sulla vittoria di Vettel
«Sono strabiliato. Nel weekend sapevamo di avere una buona possibilità, ma dovevamo comunque concretizzarla. Oggi lo abbiamo fatto con grande stile, è stata una "cavalcata" davvero fantastica».
Adesso tornerai a casa senza vedere le ultime tre gare?
«Dobbiamo ancora comprendere la macchina di quest’anno e continuare a imparare. Sarò ad Abu Dhabi, gran parte della concentrazione ovviamente è già sull’anno prossimo, quindi mi godrò le prossime tappe senza pressione».
In una parola, cosa pensi di Sebastian Vettel?
«Non credo che una parola possa rendergli giustizia. Ha fatto un lavoro fantastico per tutto l’anno. È un ragazzo davvero molto brillante, è rimasto umile nonostante il successo e la fama che ha ottenuto ed è un piacere lavorare con lui».
Vettel: «Vorrei ringraziare il pubblico. L'accoglienza in India è incredibile ed è un peccato che non torneremo più qui il prossimo anno. Ho pensato molto a cosa dire in questo momento, ma non mi viene. E' stata una stagione fenomenale, lo spirito nel team è incredibile, quando salgo in macchina cerco di dare il massimo che ho per tutti i ragazzi che lavorano e credono in me. Non ci avevo pensato di fare un arrivo così. Ho voluto andare in mezzo alla gente, ho sentito che era la cosa giusta in quel momento. Tutte le persone che lavorano dietro di noi sono state fondamentali, c'è forse stata l'idea che avessimo tutto in mano nelle ultime gare ma in realtà eravamo tirati. Sono stato molto dispiaciuto delle critiche nelle ultime gare ma non avevamo fatto nulla di sbagliato. Raggiungere 4 titoli è incredibile perché solo pochi piloti sono arrivati a tanto. Sono travolto dalle emozioni, non so cosa dire. Quando ero piccolo la F1 era davvero lontana e correre con questi piloti era per me un sogno. Ho fatto un cammino lungo, difficile e riuscire a battere tutti oggi andando a caccia di statistiche è una cosa incredibile. Sono ancora giovane e riuscire a raggiungere tutto questo in così pochi anni è incredibile».