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Parli di Lamborghini e pensi subito alle piste, ai dodici o dieci cilindri aspirati che urlano, a giri altissimi, tra le stupende forme sportive delle macchine emiliane, ma Lamborghini oggi non è solo quello e nemmeno è solo sguardi ammiranti sulle strade per il nuovo superSUV Urus. Stefano Domenicali, numero uno della Casa che strizza l’occhio anche a lifestyle, giovani e sport (all’inaugurazione anche Marco Belinelli, campione di basket) oltre che autodromi, ha inaugurato ieri la mostra “Film Emotions – Lamborghini and the World of Cinema” presso il Museo di Sant’Agata Bolognese.
Come si può intuire protagoniste sono le principali vetture del Toro che hanno lasciato il segno sul grande schermo, dalla Miura di “The Italian Job” del 1969 all’Aventador di “The Dark Knight Rises” del 2012. Che si parli di cinema e non solo di automobili è chiaro passando dalle parti dell’azienda, perché l’allestimento s’ispira alla Walk of Fame di Los Angeles e sono ben visibili all’esterno le stelle che tracciano passerella ai visitatori. La mostra, inserita all’interno della collezione permanente del Museo Lamborghini, è in programma tutti i giorni fino al 31 ottobre 2018, dalle 9:30 alle 19:00. Per chi non conoscesse il Museo Lamborghini, vale la pena ricordare chi si trova adiacente alla fabbrica, in una struttura modernissima, sue due piani e arriva da un periodo di successo: record di visitatori a quota 100.000 per il 2017 e primi mesi 2018 con incremento del 25%. Chicca per gli amanti è poi la possibilità di opzionare, oltre la visione della mostra, una succosissima visita guidata nella linea produttiva Lamborghini, roba che può far girare la testa se si ami l'automobile, quella fatta ancor oggi secondo tradizione.
All’ingresso è esposto uno dei modelli più significativi: l’Aventador di Batman, esemplare di colore argento utilizzato nel film The Dark Knight Rises del 2012 (regia di Christopher Nolan). Qui l’Aventador è l’auto del protagonista, Bruce Wayne interpretato da Christian Bale, ma non è la sola comparsa nei garage di Gotham sinora: in The Dark Knight (2008) e anche in Batman Begins (2005) era stata una Murciélago LP640 a essere guidata dall’uomo che sotto la maschera, di notte si qualifica “non per quello che è ma per quello che fa”. Sempre in tema di supereroi troviamo la Huracán Coupé di colore Grigio Lynx impiegata dal dottor Stephen Strange (interpretato da Benedict Cumberbatch) in Doctor Strange (2016, regia di Scott Derrickson) come status-symbol del prestigio del neurochirurgo di fama mondiale.
Tra i pezzi forti della mostra, al primo piano, spicca lei, l’iconica Miura P400 di colore arancio, in omaggio a quella di The Italian Job (1969, regia di Peter Collinson). Nella memorabile sequenza di apertura, la Miura sfreccia lungo il valico del San Bernardo tra la neve e le note di On Days Like These di Matt Monro, con l’attore Rossano Brazzi al volante prima del fatale incidente. Una Countach verde evoca quella utilizzata nelle scene di apertura di The Cannonball Run (1981, regia di Hal Needham) dove la sportiva italiana corre per le assolate highways americane che collegano il Connecticut alla California. Un modello che ben si adatta al carattere seduttivo delle donne che la guidano, Jill Rivers (Tara Buckman) e Marcie Thatcher (Adrienne Barbeau).
E venendo ai duri, che combattono a viso scoperto? Anche loro amano le Lamborghini. Nel percorso cinematografico al Museo spicca la LM002 presente nel film Fast&Furious 4 (2009, regia di Justin Lin) dove viene utilizzata in off-road da uno degli antagonisti di Dominic Toretto (Vin Diesel). Per chi abbia vissuto gli anni Ottanta poi, impossibile resistere a quell’angolo di mostra con un armadietto dove sono appesi guantoni e calzoncini a stelle e strisce: la Jalpa nero opaco è quella di Sylvester Stallone utilizzata nel film Rocky IV (1985, regia dello stesso Stallone). Nel film la vettura è inquadrata più volte anche nei dettagli stilistici più caratterizzanti, come quando Rocky Balboa parla al figlio del suo mestiere di pugile, mentre la lucida.
In omaggio al cinema italiano è presente la 350 GT rossa del film Bar Sport (2011, regia di Massimo Martelli) girato proprio a Sant’Agata Bolognese. L’auto, prima Lamborghini di serie della storia del marchio, è inserita in una scenografia che ricorda gli arredi del mitico bar descritto da Stefano Benni nel romanzo omonimo, tra juke-box, bancone di legno e la mitica Luisona, il dolce dall’età indefinita che arreda ogni Bar Sport d’Italia, senza che nessuno lo mangi.
In tema di corse vere, in pista ma viste dal cinema, una Lamborghini Gallardo Super Trofeo è il modello che compare nel film italiano Veloce come il Vento (2016, regia di Matteo Rovere) condotto da Giulia de Martino (Matilda de Angelis) con l’aiuto del fratello Loris (Stefano Accorsi) nel campionato italiano GT.
Gli appassionati di cinema che vadano alla mostra Lamborghini, possono inoltre sfidarsi a colpi di quiz, indovinando attraverso un totem digitale i due film che hanno visto protagoniste la Centenario e la Sesto Elemento. E ancora, un’area cinema è allestita al primo piano per intrattenersi con le scene più memorabili di Lamborghini apparse sul grande schermo. Non manca un pannello selfie, per ritrarsi come star, tra altrettante stelle del mondo a quattro ruote.