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La notizia è di quelle che fanno il gelare il sangue. Bernie Ecclestone non sembrerebbe per nulla intenzionato a continuare a fare correre la F1 a Monza.
È un argomento che più volte è finito sulle pagine dei giornali, ma fino ad oggi si era sempre riusciti a portare il Circus all'autodromo nazionale, pur con enorme fatica. Ora però arrivano alcune dichiarazioni di Ecclestone, rilasciate alla Gazzetta dello Sport, che lasciano davvero poco spazio all'immaginazione.
Ecclestone: «F1 a Monza? Dal 2016 by bye»
«Non credo che faremo un altro contratto, il vecchio è stato un disastro per noi dal punto di vista commerciale. Dopo il 2016 bye bye...» Ecco in che termini si esprime il numero 1 del Circus, che senza mezzi termini chiude ogni spiraglio ad un possibile rinnovo del contratto con l'Autodromo Nazionale di Monza nel 2016.
Ad Ecclestone vengono ricordate le parole di Luca Cordero di Montezemolo, Presidente della Ferrari, che si era espresso in favore di un ipotesi GP d'Italia al Mugello, ma anche in questo non caso non arrivano molte rassicurazioni. «Non ho ricevuto alcuna proposta finora» - ha risposto Bernie.
Il primo a preoccuparsi per le dichiarazioni del numero 1 del Circus è stato Antonio Rossi, Assessore allo Sport e alle Politiche per i giovani della Regione Lombardia: «Le dichiarazioni di Ecclestone sono preoccupanti: come assessore regionale chiedo l'intervento del governo per aiutarci a tutelare il Gran Premio d'Italia, che ha scritto la storia sportiva della F1 e che, soprattuto, muove un importante indotto economico e di posti di lavoro per il nostro territorio».
Era nell'aria
Non si può certo dire in ogni caso che le parole di Bernie Ecclestone siano un fulmine a ciel sereno. Il nostro inviato Paolo Ciccarone del resto ci ha più volte ricordato come il GP di Monza fosse a rischio, ma soprattutto come la F1 andasse a correre in quei Paesi dove riesce a guadagnare più soldi.
Intanto non resta che aspettare l'evoluzione degli eventi nei prossimi mesi, quando si riuscirà senza dubbio ad avere un quadro più chiaro della situazione.