Montezemolo: «Per il 2014 ci servirà un pilota esperto. Ecco perché Raikkonen»

Montezemolo: «Per il 2014 ci servirà un pilota esperto. Ecco perché Raikkonen»
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Montezemolo è tornato a parlare di F1 e di scelte strategiche, motivando il ritorno in squadra di Kimi Raikkonen, l'uscita di scena di Massa e i rapporti con Alonso in vista del finale di stagione e del Campionato 2014
17 settembre 2013

Nel corso di un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, è tornato a parlare di F1 e di scelte strategiche, motivando il ritorno in squadra di Kimi Raikkonen, l'uscita di scena di Massa e i rapporti con Alonso in vista del finale di stagione e del Campionato 2014.

Parlando del mondiale attualmente in atto, il Presidente della Ferrari ha dichiarato di attendersi: «sviluppi che portino miglioramenti. Ricordiamoci che c’è una sola Red Bull che fa risultati. La squadra sosterrà Alonso sino all’ultimo metro e poi abbiamo Massa dal quale mi attendo un grande finale di stagione. Felipe è un ragazzo eccezionale e una persona splendida. Dicono che non aiuterà Fernando? Macché! Lo farà sicuramente, dando una mano a noi per il Mondiale Costruttori e ad Alonso per quello Piloti».

Il ritorno del finlandese

In relazione all'ingaggio di Kimi Raikkonen Montezemolo ha dichiarato: «Non siamo così masochisti da ingaggiare un pilota senza informare Alonso. Fernando è sempre stato al corrente della scelta di Raikkonen, anche perché l’alternativa di un giovane, in un Mondiale complesso come il 2014, non ci dava certezze».

«Oggi Raikkonen è il più forte di tutti – prosegue - con Alonso, Vettel e Hamilton. E Alonso è il primo ad essere soddisfatto del suo arrivo. Quello di Raikkonen è un caso identico a quello di Lauda. Anche Niki a un certo punto disse basta perché non ne poteva più. Io parlai di fratello gemello perché quello che correva con noi non era lo stesso che avevamo ingaggiato».

La sosta ha fatto bene a Raikkonen, è tornato alla grande, ha vinto, ha concluso tante gare. Volevo un pilota che non mi facesse rimpiangere Massa


«La sosta gli ha fatto bene, è tornato alla grande, ha vinto, ha concluso tante gare. Volevo un pilota che non mi facesse rimpiangere Massa: eccolo. A Raikkonen chiedo vittorie, regolarità di rendimento, podi. Alonso sarà il primo a beneficiarne. Sono felice che sia tornato tra noi, i dipendenti Ferrari hanno accolto con entusiasmo la notizia perché aveva lasciato un buon ricordo. Tornando a Lauda, quando rientrò con un’energia diversa, vinse il titolo battendo Prost».

In relazione al carattere del finlandese invece, il Presidente della Ferrari dichiara: «Spero che le sue relazioni pubbliche siano le vittorie, oltre al contributo per la squadra e a una sua presenza assidua a Maranello. Il lavoro non può ricadere solo sulle spalle di Alonso».

Alonso e Domenicali

Parlando invece dei disappunti recentemente manifestati da Alonso, Montezemolo si è così espresso: «Il primo a capire il suo scoramento sono io. Diciamo che la sua mi è sembrata l’arrabbiatura di un giocatore richiamato in panchina che manda a quel paese tutti. Io preferisco un carattere così che un pappamolla!».

Il primo a capire lo scoramento di Alonso sono io. La sua mi è sembrata l’arrabbiatura di un giocatore richiamato in panchina che manda a quel paese tutti. Io preferisco un carattere così che un pappamolla!


In merito invece a possibili dubbi maturati su Stefano Domenicali, Montezemolo replica secco con un deciso: «Mai, ci mancherebbe. E’ il primo fautore della scelta di Kimi. Ha lavorato bene per il futuro, ora mi aspetto che ci dia risultati sul presente. Ma negli ultimi tre anni abbiamo perso due Mondiali all’ultima gara e non per colpa sua».

«Il vuoto tra l’era Schumi e questa – prosegue - è stato causato dai ritardi sulle simulazioni, sull’aerodinamica. Però, salvo credo tre occasioni, la Ferrari ha sempre lottato per il titolo sino all’ultima gara. James Allison è un uomo su cui conto molto. Con lui è arrivato anche il capo aerodinamico della Lotus, ci sono altre forze fresche. Finalmente avremo quella creatività che mancava. Allison conosce il team, gli uomini, parla italiano. Lo volevano altri, ha preferito noi. Con lui cambierà anche il modo di lavorare in tanti settori. Pat Fry si occuperà della crescita delle operazioni in pista, delle metodologie e del simulatore».

Fonte: Ferrari.com

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