Michael Schumacher, quattro anni fa l'incidente

Michael Schumacher, quattro anni fa l'incidente
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Quattro anni fa l'incidente sugli sci che ha cambiato per sempre la vita di Michael Schumacher
29 dicembre 2017

Quattro anni fa oggi Michael Schumacher fu vittima dell'incidente che gli cambiò per sempre la vita. Il 29 dicembre del 2013 il sette volte campione del mondo tedesco cadde sugli sci a Meribel, in Svizzera; Schumacher riportò danni cerebrali nell'impatto con un sasso e rimase ricoverato in ospedale fino al settembre del 2014.

Per volontà della famiglia Schumacher, vige il massimo riserbo sulle condizioni attuali dell'ex pilota della Ferrari. I cari di Schumacher, però, hanno voluto convogliare l'energia positiva e l'amore dei fan in un'iniziativa benefica, Keep Fighting, lanciata alla fine dello scorso anno. Un modo, questo, per dare forza e donare un messaggio di speranza a chi sta attraversando un momento difficile. 

«Questo è solo il primo passo di un movimento che speriamo possa realizzare qualcosa di buono in futuro - aveva spiegato allora la storica manager e portavoce di Schumacher, Sabine Kehm -. Vogliamo cercare di trasformare la tragedia che ha colpito la famiglia Schumacher in qualcosa di positivo. Keep Fighting è un messaggio di speranza: vogliamo trasmettere l'energia positiva dataci negli ultimi anni da tifosi provenienti da tutto il mondo».

Tra le iniziative lanciate in questo primo anno il Keep Fighting Award, un riconoscimento a chi si è distinto per la forza d'animo e la capacltà di non arrendersi di fronte alle difficoltà. La prima vincitrice del premio è stata Vanessa Low, atleta paralimpica tedesca. Oltre al figlio di Schumacher, Mick, anche Ross Brawn e Jean Todt collaborano attivamente con Keep Fighting.

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Proprio Todt ha voluto dedicare un pensiero al suo grande amico in occasione dell'introduzione di Schumacher nella neonata Hall of Fame della Formula 1, inaugurata ad inizio mese. «Sta ancora lottando - ha dichiarato -. Michael è una persona speciale per me e per il mondo del motorsport. Ci manca molto». 

Todt ha poi raccontato un aneddoto su Schumacher, risalente alla preparazione per la stagione 2001. «Michael aveva appena vinto il suo primo mondiale con la Ferrari - ha ricordato il francese -. Mi chiese di girare a Fiorano, perché non era sicuro di essere ancora in grado di guidare. Era sempre pieno di dubbi: non sapeva se fosse un buon pilota o meno». Un ritratto del lato umano di un campione capace di ispirare milioni di fan, che ancora oggi lo esortano a non mollare.

Da Moto.it

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