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Al termine di questa stagione scadrà il contratto di Mark Webber con la Red Bull. Un posto ambito quello da occupare nell’abitacolo della monoposto di Milton Keynes e per il quale i nominativi sono parecchi, tra cui nelle ultime ore quello di Kimi Raikkonen.
Ammesso e non concesso che l’australiano e la Red Bull decidano di non rinnovare il contratto che li lega reciprocamente, al termine del 2013 quali porte si aprirebbero per Mark Webber? Il pilota originario di Queanbeyan dovrebbe infatti valutare alternative concrete per lasciare un Top Team, e non è detto che dopo lo “screzio” subito dal suo compagno di squadra in Malesia, operato a onor del vero contro la volontà del Team, l’australiano non decida di guardarsi intorno.
Una possibilità concreta
Le monoposto più competitive vedono però i rispettivi piloti legati alle loro squadre, e quindi perché non pensare ad un Campionato comunque di grande prestigio come quello Endurance, per di più se si ha la possiblità di guidare una vettura dotata di grande blasone e con tanta “fame di vincere”?
Per ora è solo un’ipotesi, ma numerosi rumors vorrebbero il pilota australiano in contatto con la Casa di Zuffenhausen, che a partire da quest’anno parteciperà al World Endurance Championship con una Porsche 911 RSR affidata al Team Manthey e dotata di un motore boxer da 4.0 litri in grado di erogare fino a 460 CV e che prenderà parte anche alla mitica 24 Ore di Le Mans.
Il progetto GT si propone di anticipare però un possibile prototipo in grado di combattere contro Audi e Toyota nella più prestigiosa Endurance del mondo, e dato che una Casa come Porsche non rientrerebbe a Le Mans solo per “far numero” in griglia, c’è da aspettarsi che a Stoccarda puntino ad un pilota vincente per portare sul gradino più alto del podio una vettura di classe LMP1.
Precedenti
Ecco quindi il perché di Mark Webber. L’australiano non è infatti nuovo alla categoria prototipi. Dopo essere approdato al Campionato FIA GT nel 1998 con la Mercedes, chiudendo peraltro al 3° posto in classifica generale e cogliendo una vittoria, guidò una CLR-GT1 l’anno successivo, ma questa non arrivò mai a concretizzare i suoi obiettivi a causa di un incidente che fece letteralmente volare Webber per aria, fermando quindi la rincorsa della Stella alla ricerca di un successo nella gara transalpina.
Ora sono gli uomini di Zuffenhausen ad avere tutto l’intento di volerci provare e Porsche ha dal canto suo una storia importante a Le Mans. Che possa essere Webber colui che avrà il compito di continuare a scriverla?