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Monza – In occasione della prima tappa del Campionato Superstars andata in scena domenica scorsa a Monza, abbiamo parlato con Vitantonio Liuzzi ex-pilota di Formula 1 originario di Locorotondo (Bari) che ha partecipato a sei mondiali con le scuderie Toro Rosso, Force India e HRT.
Oggi Tonio, come amano chiamarlo i suoi fan, è impegnato nella Superstars, un Campionato riservato a vetture derivate dalla serie equipaggiate con motori V8 con potenze superiori a 500 CV.
Corre come pilota ufficiale Mercedes nel Team Romeo Ferraris al volante di una C 63 AMG e dopo aver perso soltanto per un soffio il titolo nel 2012, quest’anno è tornato solo per vincere. Liuzzi oggi si dichiara felice di prendere parte alla Superstars, dove peraltro dice di divertirsi un mondo, ma per il pilota italiano l’obiettivo rimane sempre quello di tornare in Formula 1.
È rimasto dell’amaro in bocca per il campionato Superstars dell'anno scorso, perso negli ultimi giri dell’ultima gara della stagione? Alla luce dei risultati ottenuti nel 2012, quali sono gli obiettivi per quest’anno, che affronti con un nuovo team e un nuovo compagno di squadra?
«L’anno scorso è stato un vero peccato perdere il campionato all’ultima gara, o meglio, agli ultimi giri, peraltro a causa di un contatto con un’altra Mercedes. È stato un vero dispiacere uscire così dalla lotta per il titolo quando ormai era quasi fatta. L’amaro in bocca è rimasto quindi però sono rimasto comunque contento perché l’anno scorso abbiamo comunque fatto un’ottima stagione, con il team Caal Racing mi aveva dato una buona auto per competere con i miei avversari».
«Devo ammettere però che sono ancora più contento quest’anno perché affronto la stagione 2013 con il team di Romeo Ferraris che è davvero molto competitivo. Durante l’inverno mi hanno preparato una macchina davvero ottima e anche se abbiamo avuto veramente pochi giri a disposizione per testarla siamo arrivati qui a Monza capaci di fare la differenza in gara. Gli obiettivi per il Campionato 2013 rimangono quindi sempre gli stessi. Vogliamo vincere. Del resto la vittoria è il motivo per cui scendiamo in pista».
Attualmente siete scesi in gara con la più tradizionale Mercedes C 63 AMG a cinque porte. In futuro passerete ad utilizzare il modello coupé?
«La Mercedes C 63 AMG Coupé rappresenta sicuramente un importante passo in avanti rispetto al modello a cinque porte che utilizziamo attualmente, soprattutto a livello aerodinamico. Inoltre è davvero stupenda da un punto di vista estetico. Per adesso abbiamo continuato ad utilizzare il modello a cinque porte perché la conosciamo bene e sappiamo le prestazioni di cui è capace. In ogni caso sono sicuro che se si sentirà il bisogno il team è pronto a fa re questo passo e a preparare anche una vettura coupé».
“L’anno scorso è stato un vero peccato perdere il campionato all’ultima gara, o meglio, agli ultimi giri, peraltro a causa di un contatto con un’altra Mercedes”
Le gomme hanno un ruolo sempre più determinante in Formula 1. Secondo te è giusto che per garantire lo spettacolo gli pneumatici influenzino così tanto l'esito di una gara? Qual è la differenza con la Superstars?
«In Formula 1 le gomme rappresentano un aspetto molto critico. Bisogna fare dei pit stop infatti perché non basta un treno di gomme per un’intera gara come invece accade qui in Superstars. In questo campionato riusciamo a gestire abbastanza bene le gomme, anche se dipende molto dalle condizioni dell’asfalto, dalla pista e soprattutto dalla temperatura. Tutto questo in ogni caso rende il Superstars una competizione più interessante perché obbliga i piloti a prepararsi ad ogni eventualità. Devo dire che Hankook ci fornisce un’ottima mescola per questo tipo gare e soprattutto per vetture che pesano più di 1.500 kg».
«È vero in Formula, specialmente 1 in queste ultime stagioni, abbiamo visto la predominanza del consumo delle gomme. L’anno scorso per esempio abbiamo avuto una grandissima Sauber che riusciva ad ottenere risultati impensabili, risalendo in 10 giri come una scheggia impazzita fino ad ottenere un podio, solo sfruttando il consumo degli pneumatici. Ma questo è il bello delle corse. Il pilota deve cercare di ottimizzare ogni piccolo dettaglio della vettura. In sostanza mi piace che le gomme siano così determinanti in Formula 1 perché il pilota deve metterci del suo e deve essere il più pulito possibile per consumare meno le gomme, ma anche il team deve lavorare sulla parte tecnica per realizzare una vettura che sappia salvaguardare al massimo gli pneumatici. Ogni anno in F1 è sempre stata una guerra di pneumatici, anche quando c’erano Bridgestone e Michelin, ed è giusto che sia così. È giusto che una gomma faccia la differenza in gara».
“Di una cosa sono certo però. Metà dei piloti di oggi non meritano di essere nel Circus e sono in Formula 1 solamente per questioni di budget”
Un passato in F1 e un presente nella Superstars. Se ti volti indietro a guardare il tuo passato qual è la sensazione che avverti? Hai qualche rimpianto per non essere più nel Circus?
«Oggi sono contentissimo. Sicuramente però posso dire di aver vissuto una Formula 1 un po’ particolare, dal momento che ho sempre fatto parte di team non di risalto e non ho mai avuto una macchina ultra competitiva, quindi non è stato facile. Sappiamo benissimo che senza una vettura si fa fatica ad emergere. Anche Alonso se fosse rimasto in Minardi non avrebbe sicuramente mai vinto un mondiale».
«Non rimpiango niente comunque perché adesso mi sto divertendo tantissimo e in ogni caso stiamo lavorando per ritornare in Formula 1. Di una cosa sono certo però. Metà dei piloti di oggi non meritano di essere nel Circus e sono in Formula 1 solamente per questioni di budget. Attualmente siamo al lavoro per tornare in Formula 1. Ovviamente non sarà un percorso breve e semplice ma stiamo intrattenendo una serie di chiacchiere informali con diversi interlocutori già dall’anno scorso, quando poi abbiamo deciso invece di rimanere in Superstars. È presto per parlare di trattative, perché siamo ancora alla terza gara del Mondiale, per questo preferisco parlare di chiacchiere informali. Tornare in Formula resta sicuramente la priorità, ma se questo non dovesse accadere non sarà un problema visto che mi sto divertendo un mondo anche qui in Superstars».
Chi è il pilota che secondo te merita la vittoria nel Mondiale di F1?
«Sicuramente Alonso che in questa stagione è partito con un’ombra diversa rispetto all’anno scorso. Fernando è senza dubbio il miglior pilota del campionato ed è quello che merita di vincere il mondiale. Purtroppo però la Red Bull rimane la macchina da battere anche quest’anno».
“Tornare in Formula resta sicuramente la priorità, ma se questo non dovesse accadere non sarà un problema visto che mi sto divertendo un mondo anche qui in Superstars”
Vettel nel Gp di Malesia non ha rispettato un ordine di scuderia, sorpassando il compagno di squadra Webber e andandosi così a prendere la vittoria. Secondo te è stato un comportamento giusto? Un vero campione deve rispettare gli ordini di scuderia o deve guardare solo al risultato e alla sua carriera?
«Io forse sarei stato un po’ più leale con la mia scuderia perché è quella che permette di portare due macchine in pista e che dà ai piloti la possibilità di correre. Forse quindi avrei seguito più fedelmente gli ordini di squadra. Devo dire però che in ogni caso non è colpa di Vettel, ma di Webber che dovrebbe essere più incisivo in quelle condizioni».