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Il Gran Premio di Monza è sempre qualcosa di speciale. Nell’aria si sente già dai primi giorni del nostro arrivo. Lo si nota nelle strade limitrofe, nei centri commerciali, nei supermercati dove noi andiamo a fare le spese per tutta la settimana.
Ma soprattutto tantissimi tifosi si mobilitano dalle prime ore del mattino riuscire a vedere i loro idoli, fare una foto o ricevere un autografo. Normalmente io entro in circuito verso le 06.30, e li vedo già seduti al bordo delle transenne: se non è passione questa...
E’ sempre qualcosa di meraviglioso vedere tutta questa gente, mi dispiace, però, vedere che a volte aspettano ore e ore senza riuscire a vedere dal vivo i propri idoli.
Gli Italiani per la Formula 1 sono malati, grazie ad uno dei team più blasonati del Circus, la Ferrari, un mito che tutto il mondo ci invidia.
Il circuito di Monza è uno dei più antichi, la costruzione dell'autodromo fu decisa nel gennaio del 1922 dall'Automobile Club di Milano per commemorare il venticinquesimo anniversario dalla fondazione. La società allora proprietaria del parco, l'Opera Nazionale Combattenti, fu subito d'accordo dal momento che la nascita delle corse automobilistiche portava una notevole pubblicità alle case costruttrici.
Fu costituita dalla società SIAS. I lavori iniziarono il 15 maggio e in soli 110 giorni fu completato. Si trattava del terzo circuito permanente realizzato al mondo, preceduto solo dalla pista statunitense di Indianapolis (1909) e da quella inglese di Brooklands (1907), oggi non più esistente essendo caduta in disuso nel 1939 alla vigilia della secondo conflitto mondiale e definitivamente chiusa nel 1945.