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Il motor home della McLaren e il Terminal 5 dell'aereoporto di Heathrow
Quando la McLaren presentò il nuovo motor home nei box, Flavio Briatore lo battezzò subito come Terminal Five (terminal 5, come quello nuovo aperto all’aeroporto di Heathrow). Nella sua fantasia e lungimiranza Briatore non avrebbe mai immaginato che fra il Terminal 5 e la McLaren potesse nascere un accordo. Grazie alle esperienze telemetriche ed elettroniche, la gestione degli aerei a terra e in volo sfrutta proprio le conoscenza partita dalla F.1.
Per ora solo al Terminal 5 (e negli altri i risultati si vedono, con code di diversi minuti prima di trovare una piazzola di sosta per gli aerei). Che l’idea di Briatore possa aver dato il via a questa strana collaborazione, non è dato sapere. La prossima volta Flavio ci penserà due volte prima di aprire bocca?
Il giornalista (o la giornalista) terrore di tutti i piloti
Ormai è il terrore dei piloti, che non sanno più cosa aspettarsi dalle sue domande. Spiccicate in un inglese pessimo, a volte scolastico o telemetrico (nel senso che ci vuole la telemetria per capirlo). Fatto sta che Sebastian Vettel ne ha combinata una delle sue: pur di non farsi intervistare dal (o dalla…) giornalista in questione, ha addotto motivi di salute e ha voluto richiamare un altro intervistatore perché di fronte a certe domande, non sa cosa rispondere.
Il pilota della Red Bull ha dichiarato: «Faccio la figura del fesso guardando nella telecamera e non so cosa dire, solo perché non ho capito cosa mi chiedono. Mi dicono: gomme. E io che rispondo? Vogliono sapere se van bene o male? Boh.» Kimi Raikkonen, invece, il problema lo ha risolto alla base: quando vede arrivare il microfono con annessi e connessi, scappa via e abbassa la testa. Drastico, ma risolutivo…
La battuta del giorno
La battuta della settimana è di Fernando Alonso: per me il bicchiere è sempre mezzo pieno. Per Raikkonen mezzo vuoto. Perché ci ha appena bevuto…