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Tutti pazzi per Vicky
Vicky Piria è una delle tre ragazze impegnate nella GP3 e corre col team Trident di Maurizio Salvadori, che ha anche una scuderia GP2. La ragazza si presenta bene, tanto che fra copertine e servizi di riviste glamour ha già fatto il pieno e prossimamente sarà anche a Miss Italia, non come concorrente (potrebbe farlo benissimo…) ma come ospite. A gestire l’immagine con risultati e ritorni di primo piano è lo stesso Salvadori e a questo punto la ragazza ha sollevato interessi extrasportivi, tanto che Carrera Eni e Breil se la stanno contendendo come testimonial.
Anche Peugeot le aveva fatto una offerta per correre il rally di Monza, ma la nostra eroina ha chiesto dei soldi. In Peugeot hanno storto il naso, ma poi si è saputo che nel “pacchetto” oltre alla presenza della Vicky, testimonial per due anni, c’era anche una fornitura di auto per i concerti di Jovanotti (sponsorizzati da Audi e Skoda negli ultimi anni). Insomma, la fanciulla attira interesse, a questo punto manca solo qualche risultato in gara visto che, finora, non si è visto un granchè. E nello sport puoi essere bella quanto vuoi, ma conta il risultato sportivo e per Vicky è tempo di esami e pressioni ulteriori…
Felipe crisi di identità
Secondo Alex Zanardi, impegnato alle paraolimpiadi con la hand bike, Felipe Massa soffre di crisi di identità, «Vuole essere Alonso e si sta perdendo, se fosse se stesso tornerebbe spesso sul podio» ha detto il pilota bolognese. Pronta la replica di un cameramen della RAI: «Tutta colpa di Stella Bruno, sono sei volte quest’anno che continua a chiamarlo Fernando invece di Felipe, uno alla fine si perde…»
Sparco e McLaren per i terremotati
Bella iniziativa della Sparco, che produce tute e materiale motor sport, e McLaren: le tute di Hamilton e Button usate durante la stagione (e indossate anche nei GP vinti dai due piloti) verranno messe all’asta a partire dal lunedì dopo Monza. Le tute verranno autografate nel week end italiano e rappresentano un capo unico per gli appassionati. I fondi verranno devoluti ad associazioni di Ravarino e Mirandola, due dei comuni particolarmente colpiti. Per supportare l’asta Sparco e McLaren hanno chiesto la massima diffusione ai media internazionali in modo da raccogliere più soldi possibile per aiutare dei bambini disabili di Ravarino e l’ospedale di Mirandola danneggiato seriamente. Da sottolineare l’adesione di Button ed Hamilton, perché l’idea di autografare le tute e renderle uniche è stata loro!
Pirelli bipiano
Per contenere l’afflusso continuo di ospiti nella propria struttura e in vista degli incontri di Monza, il motor home della Pirelli ha inaugurato un nuovo piano rialzato. In pratica è un soppalco che ospita altre 8 persone. In quel salottino privato, che domina tutto dall’alto, a Monza dovrebbe esserci il Presidente con i propri ospiti privati. Molto bello anche se ballerino. La struttura infatti è mobile e mangiare stando seduti là sopra dà l’impressione di essere in barca. Non proprio da infondere fiducia. Tanto per essere certi del collaudo, hanno invitato 8 giornalisti: se la struttura avesse resistito, bene. Se fosse crollata, meglio…
Spa…rire nei boschi
Dormire nella zona del circuito di Spa non è propriamente facile, visto che le strutture sono poche e molte fatiscenti, per non dire costose. Alberghetti da mezza stella vengono venduti a 150 euro a notte invece dei 40 soliti e con obbligo di 4 notti. Con bagno in comune o in corridoio, per giunta. Risultato, qualcuno ha cominciato a fare ricerche in giro e fra Stavelot, Malmedy e Franchorchamps è tutto un fiorire di casette private, bed and breakfast a prezzi accettabili.
Solo che per trovarli (e ritrovare la strada di casa o il circuito) bisogna inventarsi dei tour de force fra i boschi, con strade sterrate, zone dove non ci sono segnali telefonici, né indicazioni stradali, qualcuno ha girato in tondo per delle ore prima di trovare il sentiero che portava alla misera stanzetta. Il tutto con la pioggia diventa ancora più pericoloso, come hanno scoperto i ragazzi della GP2, che col furgone hanno investito un cinghiale da 60 Kg (finito poi in salmì) o con i cervi che attraversano le stradine provocando spaventi quando ti ritrovi il branco di fronte e non riesci a frenare. «Qui si è fatta la storia della F.1!» ha detto un giornalista locale. Vero, ma sarebbe bello poterlo raccontare ancora…
Schumacher casco celebrativo
Per ricordare i 300 GP di F.1 per Michael Schumacher, la Schubert ha preparato un casco dai colori speciali, tenuto sotto una teca di vetro è stato indossato nei test del venerdì. Erano anni, una decina, che Michael non indossava un casco dai colori nuovi, lo fece dopo il debutto in Ferrari, dipingendolo di rosso e limitando i colori della bandiera tedesca che aveva dal suo debutto in F.1 e ora con questa special edition che contiene tanto argento. Mercedes, ovviamente…
Il volo non vola
Problemi per molti nel raggiungere Spa in aereo. Chi è partito mercoledì sera da Milano ha avuto la sventura di vedersi smarrire il bagaglio e un paio di piloti, a partire da Fumanelli nella GP3, si son trovati senza tuta e altro ancora, fra turbolenze, atterraggi di traverso o ritardati, il ritorno in pista della F.1 non è stata per niente agevole. Gli inviati ANSA e RAI da Roma, addirittura, hanno perso la sessione del venerdì proprio per i problemi atmosferici che li hanno tenuti a terra oltre il dovuto…
Lotus, destino incerto
Brutte notizie dalla Malesia per quanto riguarda la Lotus. Dopo che il marchio è stato venduto dai vecchi proprietari, i nuovi hanno bloccato tutte le attività sportive, fermato i nuovi modelli e annullato i saloni di Ginevra e Francoforte dove avrebbero dovuto presentarli. Non solo, fra il team ART e il Lotus Renault F.1 ci sono un po’ di problemi da risolvere. Il team ART si trova a dover far fronte a mancati introiti perché dalla Lotus stanno disarmando tutto e non rispettano gli accordi precedenti, per non dire poi della F.1, dove Gerard Lopez (il boss della Genii Capital, il fondo lussemburghese) aveva ceduto il 10 per cento del team.
Ora i nuovi responsabili del marchio vogliono gli introiti relativi ai premi FOM, ma non vogliono mettere un soldo o far fronte alle spese previste, Lopez non può cambiare il nome alla squadra (ceduto per tre anni) e ora non sa come venirne fuori: i debiti da pagare, i premi pure. Qualcosa non quadra e lo sa bene Danny Bahar, che a suo tempo aveva gestito l’operazione, fino a portare in tribunale l’altro team Lotus, quello di Tony Fernandez diventato poi Catheram pur di mantenere l’esclusiva del nome Lotus.
Negli USA la situazione è disastrosa, con team in causa per i motori (li aveva usati anche Alesi a Indianapolis) che non vanno e si rompono. Insomma, si rischia una fine ingloriosa con debiti, polemiche e fregature a ripetizione. Forse sarà un caso, ma non è la prima volta che succede quando di mezzo c’è Danny Bahar: uno con una mente molto aperta che non valuta bene tutti i rischi?