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La Federauto ucraina, la FAU, ha chiesto al presidente della FIA, Mohammed ben Sulayem, di bandire dalle competizioni i piloti che corrono sotto la bandiera russa. Lo ha scritto Leonid Kostyuchenko, il numero uno della federazione locale, in risposta a una lettera in cui ben Sulayem offriva "il pieno supporto e il sostegno della FIA" dopo l'invasione da parte della Russia. Tra le misure ventilate da Kostyuchenko c'è lo stop per i piloti con licenza della Russia e della Bielorussia, sua alleata.
Se questo provvedimento fosse effettivamente implementato dalla FIA, a pagarne le conseguenze, in primis, sarebbe Nikita Mazepin. Il pilota della Haas, infatti, corre con licenza russa. Sarebbe un'ulteriore tegola per Mazepin, che vede già davanti a sé un futuro incerto dopo la scelta da parte della Haas di spogliare la VF-22 dello sponsor Uralkali nell'ultima giornata di test a Barcellona. È molto probabile che l'avvenire di Mazepin, a prescindere da eventuali decisioni della FIA, si giochi nei prossimi giorni. Tra gli altri piloti che potrebbero essere interessati dal provvedimento ci sono anche il collaudatore della Ferrari, Robert Shwartzman, e Daniil Kvyat, che nel 2022 correrà nel WEC con la G-Drive.
La Federauto ucraina ha anche chiesto lo stop alle gare della FIA in Russia e in Bielorussia, oltre all'uso dei simboli e delle bandiere. Il GP di Russia della F1, lo ricordiamo, è stato cancellato nella giornata di venerdì. Sabato, invece, è stata la volta del round del WTCR a Sochi, annullato "a causa dei tragici e preoccupanti eventi in Ucraina". È solo la punta dell'iceberg, visto che anche nel calcio sono stati presi provvedimenti, come lo spostamento della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi.