Kobayashi: test al volante della Ferrari F10

Kobayashi: test al volante della Ferrari F10
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Kobayashi ha rimesso le mani su una vettura di F1 in occasione di un test effettuato a Fiorano al volante della Ferrari F10 con cui la Casa di Maranello ha preso parte al mondiale 2010
28 maggio 2013

La gara dell’anno scorso ad Interlagos, in Brasile, era stata l’ultima volta di Kamui Kobayashi al volante di una vettura di Formula 1, in particolare di una Sauber.

 

Il pilota giapponese infatti, rimasto senza un volante per la stagione 2013, a partire dallo scorso marzo è entrato a far parte della famiglia del Cavallino ma non per partecipare al mondiale di F1, bensì per competere nelle gare del Campionato Mondiale Endurance (WEC – World Endurance Championship) al volante della Ferrari 458 GT.

 

L’ingresso nel mondo della Casa del Cavallino però ora ha dato la possibilità a Kobayashi di rimettere le mani su una monoposto da F1, in particolare della Ferrari F10 con cui la Scuderia di Maranello ha preso parte al mondiale 2010.

 

Kobayashi ha impiegato poco ad adattarsi alla monoposto in un test preparatorio sulla pista di Fiorano in vista della sua partecipazione al Moscow City Racing, l’evento che nel fine settimana del 21 luglio vedrà sfrecciare la Rossa lungo le strade della capitale russa.

 

«La prima sensazione è stata quella di una grande felicità» è stato il commento del pilota giapponese al termine della breve prova. «Questa è una macchina contro cui ho gareggiato, sapevo quanto fosse veloce, ed è stato molto importante prendere dimestichezza alla guida».

kobayashi ferrari 5
Da marzo Kobayashi è entrato nell'orbita Ferrari

 

«La gara in Brasile dello scorso anno è stata la mia ultima possibilità di guidare una Formula 1, adesso corro nel WEC (FIA World Endurance Championship) con una 458 GT e le sensazioni sono completamente diverse. Non è stato difficile riadattarmi, perché in passato ho avuto esperienze con macchine diverse e sono abituato al cambiamento».

 

«Sarà bellissimo tornare a guidare una F1 in occasione di un evento come quello di Mosca, per me sarà un doppio debutto: per la prima volta al volante di una Rossa e in una città dove non sono mai stato prima.»

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