Bianchi, parla il papà: «Jules lotta e abbiamo l'impressione che reagisca»

Bianchi, parla il papà: «Jules lotta e abbiamo l'impressione che reagisca»
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Il padre Philippe aggiorna i giornalisti sulle condizioni del figlio ricoverato dallo scorso ottobre tra la vita e la morte dopo il grave incidente sulla Marussia
13 aprile 2015

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Per chi se lo fosse dimenticato, c’è ancora un ragazzo in coma. Si chiama Jules Bianchi e da ottobre lotta con la morte. Il pilota francese è ancora ricoverato in coma a Nizza e il padre, Philippe, ha parlato con i giornalisti di “Nice Matin” dando le ultime indicazioni sullo stato di salute del figlio. Intanto non è più ricoverato all’ospedale Saint Roch ma spostato in un’altra struttura, sempre a Nizza.


Il padre dice che non ci sono miglioramenti, ma nemmeno peggioramenti. Ecco le sue parole al quotidiano francese: «I medici dicono che dal punto di vista neurologico non c’è niente che non vada. Tutte le funzioni sono autonome, respira, il cuore batte, tutto regolare, come se stesse dormendo. Invece non si riprende e i dottori non sanno cosa rispondere, è in uno stato di mezzo. Muscolarmente è in ordine, fisicamente pure, è pazzesco vederlo in quello stato. A volte ha delle reazioni, o almeno crediamo siano tali, quando siamo a trovarlo abbiamo l’impressione che ci stringa più forte la mano, che dietro le palpebre gli occhi si muovano. Non so dire se sono gli spasmi nervosi o altro. So soltanto che è là che lotta e abbiamo l’impressione che reagisca».


La speranza quindi resta inalterata, queste piccole reazioni avvertite dal padre potrebbero benissimo essere un segnale positivo. I medici annuiscono e aspettano. Jules, dai, è ora di alzarsi e riprendere il cammino!

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