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Se ieri molti hanno pianto e commentato, magari a sproposito, la sicurezza di F1, F2 e soprattutto del tracciato di Spa, senza conoscerlo bene, oggi viene utile rivedere un episodio del 1992. Incidente sempre grave, ma non letale, accaduto sul medesimo e velocissimo tracciato belga.
Un episodio che onora la memoria di un altro pilota morto in pista, Ayrton Senna, che qui a Spa fu invece autore di un gesto umano soccorrendo il collega e rivale francese, Erik Comas. Nelle prove di quel GP di Belgio 1992, a Spa-Francorchamps, la McLaren pur abbinata ad Ayrton non è più quel mezzo invincibile degli anni precedenti e Senna di certo ha il suo bel da fare, pensando a come viaggiano le Rosse e soprattutto le Williams con motore Renault (dei missili spesso inavvicinabili).
Il pilota della Ligier, Comas, sbatte violentemente a Blanchimont: è in abitacolo privo di sensi, con il motore che ancora acceso urla a pieni giri. Senna passa a fianco e comprende la gravità: il rischio di incendio, per quella monposto ferma con pilota inerte e soccorsi non ancora presenti. Il brasiliano balza fuori dall’abitacolo e va lui, primo (gesto quasi impossibile oggi, vedere un pilota che corre a piedi sul manto asfaltato mentre arrivano altre auto) a cercare di ravvivare il collega e spegnere quel motore (guarda caso Renault, quello che voleva Ayrton per vincere).
A dispetto delle immagini dure, qui riportate nei due video, Comas non ebbe conseguenze e poté correre poco dopo il GP Italia, a Monza. Per tutti quelli che dicevano male di Senna o lo reputavano un pilota vincente di buone maniere, ma ancora figatello egoista dentro, bastino le dichiarazioni di ringraziamento anche a lunga data di Comas: “Ayrton mi ha salvato la vita”.