In Formula 1 gli sbagli si pagano cari. Chiedere alla Haas per credere

In Formula 1 gli sbagli si pagano cari. Chiedere alla Haas per credere
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Quanto può costare un incidente in Formula 1? Parecchio, se si fanno i conti in tasca alla Haas
21 dicembre 2021

Di crash milionari in Formula 1, quest'anno, si è parlato molto, soprattutto per quanto riguarda i top team. Incidenti da cui le monoposto sono uscite distrutte - vedi Valtteri Bottas a Imola e Max Verstappen a Silverstone - in un contesto di austerity hanno comportato rinunce ad aggiornamenti da parte di Mercedes e Red Bull, per paura di sforare il tetto massimo imposto dalla Federazione. Ma uno scontro violento contro le barriere può avere conseguenze ben più disastrose per le scuderie più piccole, già tormentate dai problemi di budget senza alcun limite imposto dagli altri, lontane come sono dagli ingenti investimenti dei Paperoni della F1.

Ne sa qualcosa la Haas, visto che al top della classifica relativa agli esborsi causati da incidenti c'è Mick Schumacher. Il poco lusinghiero ranking, stilato dal portale F1maximaal e riportato dalla Bild, è stato stilato riavvolgendo il nastro della stagione, alla ricerca dei pezzi danneggiati negli incidenti. Mick, secondo questi calcoli, dovrebbe aver causato danni per una cifra tra i 4,2 e i 4,4 milioni di euro. E la Bild ci è andata giù pesante con l'erede della dinastia Schumacher, definendolo "il campione del mondo degli incidenti" al termine di una stagione "con il botto". Parole che non sono piaciute allo zio di Mick, Ralf, che su Instagram ha puntato il dito contro la testata, che, a suo avviso - e edulcoriamo - dovrebbe "farsi gli affari suoi". 

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La Bild ha usato toni forti, ma ha concesso delle sacrosante attenuanti al rookie della Haas, che si è trovato per le mani una monoposto vecchia di due anni al primo anno in F1. Errori anche macroscopici sono parte del processo di crescita di un pilota di cui la testata tedesca riconosce le abilità di guida, parlando di una stagione di debutto convincente. Mick si è dimostrato molto più veloce e costante del compagno di scuderia, Nikita Mazepin, che ha commesso più errori complessivamente rispetto al tedesco. Il conto a livello di danni è però meno salato: Mazepin ha causato un conto da 2,4 milioni di euro, e si trova all'ottavo posto nella classifica riportata dalla Bild.  

È questo ciò che accade quando si sceglie di optare per due piloti acerbi, come ha fatto la Haas nel 2021, spinta da motivazioni economiche. Dalla scelta di Mazepin dipendevano le sorti finanziarie di un team che si è dovuto schierare in pista con una monoposto ormai obsoleta per concentrare le speranze di tempi migliori sull'anno zero tecnico che costituisce la stagione 2022. E, così facendo, ha subito lo scotto della necessità dei suoi giovani piloti di fare esperienza, a volte trovando il limite nel più costoso dei modi. 

E, a proposito di barriere infingarde, al secondo posto della classifica dei danni più ingenti troviamo Charles Leclerc, con oltre 4 milioni di euro. Un conto che dipende sia da sbagli del monegasco - su tutti lo schianto contro le protezioni in qualifica a Montecarlo - che da situazioni in cui Charles è stato solo parte lesa, come in Ungheria, occasione in cui fu speronato da Lance Stroll in partenza senza aver alcuna colpa. Al terzo posto, con quasi 3,9 milioni di euro, troviamo il campione del mondo 2021, Max Verstappen, la cui RB16B è uscita distrutta dall'incidente con Lewis Hamilton a Silverstone e fortemente danneggiata a Monza, sempre per un incontro molto ravvicinato con il rivale per il titolo. Hamilton, invece, è tredicesimo, con 1,235 milioni di euro. 

Se in Haas il conto è salatissimo, in Alpine possono essere soddisfatti della condotta dei propri piloti in pista. Fernando Alonso ed Esteban Ocon, infatti, si trovano agli ultimi posti della classifica dei danni, con soli - si fa per dire - 315.000 euro e 280.000 euro, rispettivamente. E in questa competizione, ritrovarsi in fondo allo schieramento è una buona notizia per le casse del team di Enstone. 

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