In F1 oggi si sperimenta il futuro delle nostre strade

In F1 oggi si sperimenta il futuro delle nostre strade
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Connessioni wifi che permetteranno ai guidatori di evitare improvvisi ostacoli. Il futuro è già realtà e la F1 lo anticipa con un nuovo sistema firmato Magneti Marelli| <i>P. Ciccarone</i>
6 giugno 2013

Il futuro è già qui, basta guardare dietro le quinte della F.1 per capirlo. Il grande tema delle connessioni, che ha cambiato il modo di vivere moderno, nel circus iridato ha fatto un altro grande passo in avanti, ma lo fa in silenzio, frutto della visione di Bernie Ecclestone che, per dare il meglio agli abbonati della TV, ha chiesto e ottenuto dalla Magneti Marelli un sistema multimediale da fantascienza per trasmettere i dati.

I numeri del nuovo sistema

I numeri, tanto per cominciare. Venti km di cavi a fibre ottiche, 18 quintali di peso, 20 balle arrotolate da 1,5 metri di diametro per 80 centimetri d’altezza, 4 Megabit al secondo per comunicazioni in HD fra il pilota e i box con relativa trasmissione dati della telemetria. Sembra fantascienza, ma è il presente delle corse e il futuro che ci attende sulle strade di tutti i giorni. Per ora lo usano solo in F.1, ma il domani sarà sulle nostre strade, sempre ammesso che la politica e certi modi di gestire le cose all’italiana non l’affossino.

Per ora si vive in F.1 una rivoluzione silenziosa che domani potrebbe salvare vite umane sulle strade ma aprire possibilità immense nel campo delle comunicazioni. Come? Un circuito di F.1 è una strada chiusa al traffico normale, per cui quello che accade in pista si può trasferire agli utenti di tutti i giorni. Il sistema di comunicazione della Marelli permette al pilota in corsa, con la sua monoposto, di essere sempre in contatto coi box, e consente alle telecamere lungo il percorso di ricevere il suono e le informazioni in wireless, ovvero senza fili, meglio di una comunicazione col telefono cellulare.

Come funziona in F1

Per ora la comunicazione ad alto livello riguarda Sauber e Toro Rosso, due team motorizzati Ferrari, il futuro è facile da capire. Tutto avviene senza fili, con una velocità di connessione di 4 megabit al secondo che potrà salire in futuro.  In questa sorta di gabbia tecnologica al momento le informazioni riguardano solo le prestazioni della vettura, ma dai box o dalla direzione gara possono avvisare il pilota se c’è un pericolo in curva (si accendono le luci colorate sul cruscotto), o se la monoposto ha un problema oppure se bisogna cambiare la strategia di gara.

Noi sperimentiamo in F.1 ma vogliamo trasferire tutto sulla strada all’utente normale vogliamo salvare vite sulle strade e l’unico modo è informare e prevenire

Ecclestone: «Sperimentiamo in F1 per trasferire sulle strade»

Per ora la finalità è agonistica, ma il futuro ci riguarda tutti da vicino: «Noi sperimentiamo in F.1 ma vogliamo trasferire tutto sulla strada all’utente normale – dice Bernie Ecclestone – vogliamo salvare vite sulle strade e l’unico modo è informare e prevenire» cosa che fa questo sistema. Immaginate una autostrada, al cui fianco corrono i fili (ci sono già) per i tutor o per le luci, immaginate un pannello solare che emana energia a un punto di accesso wifi e immaginate la vostra vettura dotata di un ricevitore collegato alla centralina dell’auto. In caso di emergenza, nebbia, ostacoli o incidenti, si attiva la comunicazione, la vettura riceve le informazioni e permette all’autista di comunicare con altre auto.

Evita l’ostacolo improvviso, rallenta se manca la visibilità, cerca nuove strade se quella scelta è occupata o rallentata e il tutto con un sistema privo di fili e accessi wifi. Oggi la comunicazione avviene con le linee dei cellulari, ma se non c’è campo non si parla e niente informazioni. Senza dimenticare che questi sistemi attualmente consumano molta energia. Quello studiato dalla Magneti Marelli e sperimentato in F.1 può avere applicazioni infinite sulle strade di tutto il mondo, con un costo energetico bassissimo. Per ora serve solo per aiutare Alonso e compagnia, a migliorare le riprese TV con gli aggiornamenti dei dati, domani potrebbe salvarvi la vita se finalmente ci si decidesse a investire sulle infrastrutture invece che farci pagare pedaggi salati senza ulteriori servizi, ma queste son scelte politiche.

 Il sistema sviluppato dalla Marelli permette al pilota in corsa di essere sempre in contatto coi box , e consente alle telecamere lungo il percorso di ricevere il suono e le informazioni in wireless. Oggi serve ad Alonso & co, ma domani potrebbe salvare delle vite

La sicurezza per tutti è made in Italy

La tecnologia, per giunta tutta made in Italy, è più avanti. Un piccolo segreto per capire quanto c’è ancora da lavorare in termini di velocità di connessioni? Basta guardare dal vivo una gara di F.1 e confrontarla con le immagini TV: il ritardo è di circa 6 secondi e questo perché allo stesso tempo sui monitor devono essere inviate le immagini, il suono e i dati della telemetria che trovate sulle pagine dedicate. Lo scopo dello sviluppo di Magneti Marelli è quello di ridurre questo ritardo, quindi aumentare la velocità di connessione, ma i test effettuati finora, con i cameramen collegati lungo la pista con il wifi e la qualità della trasmissione vocale e dati, aprono spiragli incredibili per il futuro.

Ovvero, potreste leggere questo articolo stando in auto lungo la strada che vi porta in vacanza spendendo meno del 10 per cento di energia senza staccare le mani dal volante, ma sentire l’audio della vettura che sfoglia l’articolo prendendolo dalla pagina web alla quale si è collegati in wifi. Fantascienza? No, è la realtà a portata di mano. Solo che nella vita di tutti i giorni manca un Bernie Ecclestone che guarda avanti, noi al massimo abbiamo dei consigli di amministrazione che pensano solo ad aumentare le tariffe senza incrementare i servizi stradali...

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