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Sta facendo il giro del mondo in questi giorni la notizia dell'acquisto da parte del pilota McLaren Jenson Button di due motociclette Ducati, ovvero una 1199 Panigale S Tricolore ed una Multistrada 1200 S Pikes Peak Edition. Il driver del team F1 non è però l'unico volto noto in Inghilterra ad amare le due ruote.
Lo scorso anno infatti il rampollo di Casa Windsor, ovvero il Principe William, fu sorpreso alla guida della sua 1198 S Corse e nella sua lista di nozze pare esserci stata anche una Diavel Carbon. E se nobile è il sangue del giovane erede al trono inglese, altrettanto nobile è la passione per le due ruote che in nessun modo cercano di nascondere molti piloti del “Circus” della Formula 1, che nel corso degli anni sono stati intravisti coi capelli al vento in sella ad una Harley o racchiusi in posizione fetale dietro la carena di svariate moto supersportive.
Ayrton Senna: un amico di Castiglioni
Primo tra tutti nell'elenco dei grandi dell'automobilismo a brillare nella memoria collettiva al fianco di una sfavillante due ruote è certamente Ayrton Senna, più volte fotografato insieme alla sua Ducati Monster o alla sua 851. Il brasiliano era in fatti un grande amico di Claudio Castiglioni, il quale gli dedicò svariati dei suoi capolavori: dalla 748 al Monster, fino ad arrivare alla MV Agusta F4 con il nome del leggendario driver sulle carene.
Come lui nel tempo anche Patrick Head, che ha più volte effettuato il percorso Londra-Magny Cours in moto, passando per David Coultard e Jarno Trulli che in più di un'occasione hanno dimostrato di spendere buona parte del loro tempo libero in sella ad una Harley-Davidson. Come loro anche Kimi Raikkonen e Sébastien Loeb, che hanno dimostrato di gradire il fascino della moto.
Anche i progettisti di F1 attratti dalle due ruote
Alla lista dei ducatisti dal mondo Formula 1 si aggiungono poi anche Gordon Murray e Neil Oatley, rispettivamente progettisti Brabham e McLaren, che vantano un garage pervaso dalle bicilindriche di Borgo Panigale, mentre Jo Ramirez, ex team manager McLaren, si è più volte recato ad osservare i GP in sella alla propria motocicletta made in Milwaukee.
Altro motociclista sfegatato è Mark Webber, che nella sua Australia può godersi le curve della Great Ocean Road in sella alle due ruote e che di un altro australiano ha potuto saggiare le doti di guida. Il pilota ufficiale del Team Red Bull Racing ha infatti avuto la fortuna di poter fare da passeggero sul codone di una 1198 a Troy Bayliss mentre quest'ultimo, dopo quelli che immaginiamo debbano essere stati una serie di giri lanciati, si è esibito in coreografici monoruota a discapito del battito cardiaco di Webber...
Il "Kaiser": un motociclista sfegatato
Citando però alcuni dei vari prestigiosi nomi dell'automobilismo sportivo legati anche alle due ruote non si può non pensare al più vittorioso di tutti, ovvero Michael Schumacher, che non ha mai e poi mai nascosto il proprio amore per le motociclette.
Più volte abbiamo infatti potuto osservare il “Kaiser” in azione in sella alle varie KTM Super Duke, Ducati Desmosedici, Honda CBR 1000 RR ecc, senza trascurare che anche lui era solito di tanto in tanto fuggire in sella ad una Harley nella direzione dei paddock della MotoGP.
Proprietario di una MV Agusta F4 Claudio Castiglioni (che fu peraltro esposta all'EICMA di qualche anno fa), Michael Schumacher ha anche preso parte ad una serie di competizioni motociclistiche, divertendosi e facendo i conti con i lati più brutti del motociclismo, ma dimostrando comunque quel coraggio e quella tenacia che da sempre lo caratterizzano e che lo hanno spinto a tornare al volante di una Mercedes da F1.
Grandi campioni in due differenti ma simili discipline
Ma il palmares degli automobilisti/motociclisti non finisce certo qui. Ricordiamo infatti che Arturo Merzario iniziò correndo in moto, e a 69 anni sembrerebbe che uno dei suoi desideri più grandi, prima di smettere definitivamente di correre in auto, sia quello di affrontare una gara del Campionato Italiano Velocità (il CIV).
Ricordando i grandi del motorsport che hanno legato il proprio nome sia alle due che alle quattro ruote, la memoria non si può non guardare soprattutto ai nomi di Johnny Cecotto e John Surtees, che andarono oltre la semplice passione, conquistando titoli mondiali in entrambi i Campionati. E “quelli” attualmente vestiti di rosso? Loro, ovvero Alonso e Massa, non possono utilizzare le due ruote per via del veto imposto dalla Ferrari (che Schumacher trovò il modo di aggirare), ma siamo certi che sarebbero dei grandi motociclisti...