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Il viaggio della Formula 1 sta per volgersi a termine con l’ultima tripletta stagionale che inizierà a Las Vegas per poi proseguire in Qatar, sede dell’ultima Sprint Race dell’anno, e concludersi con il gran finale di Abu Dhabi. Prima di pensare al futuro, però, facciamo un piccolo passo indietro, a quello che è stato l’ultimo appuntamento disputato, uno dei più caotici della storia recente della Formula 1, il Gran Premio del Brasile 2024. La pioggia ha regalato tanto spettacolo quanto scompiglio in pista. Tante le bandiere esposte, tra cui una nera che ha portato alla squalifica di Nico Hulkenberg, e i regimi di Safety Car e VSC che si sono alternati del corso della gara. Scopriamo tutti i significati delle bandiere vigenti della FIA vigenti in Formula 1.
Nei weekend di gara della Formula 1, le bandiere sono fondamentali per trasmettere informazioni di vitale importanza ai piloti nel corso di tutte le sessioni pista, garantendo sicurezza e correttezza, non solo tra di loro ma anche per tutti gli addetti ai lavori. Sono un linguaggio universale che ogni pilota deve conoscere e rispettare obbligatoriamente in quanto gli permettono di venire a conoscenza di informazioni critiche, come pericoli in pista, i cambiamenti metereologici e le varie istruzioni per rallentare o fermarsi. In Formula 1 vengono utilizzate diverse bandiere per trasmettere ai piloti messaggi diversi. Ogni bandiera ha un colore o disegno per distinguerla dalle altre anche ad alta velocità. Per rendere ancora più evidente la loro esposizione, sulla pista sono presenti anche dei monitor equipaggiati di led ad alta visibilità disposti lungo i guardrail e le barriere, hanno le stesse funzioni delle bandiere e sono azionati dai commissari o dalla direzione gara con un telecomando. Inoltre, i piloti hanno anche dei led che si accendono sui loro volanti a indicare le eventuali bandiere esposte.
La bandiera rossa indica che la sessione in corso, sia essa di prove libere, qualifiche, Sprint o gara, viene interrotta a causa di una grave situazione di pericolo come un incidente di un pilota oppure per le condizioni atmosferiche; essa può riprendere dopo che la situazione è rientrata e i criteri di sicurezza sono stati ripristinate. I piloti devono rientrare ai box se in prova o qualifica, oppure in pit-lane se in gara. Se non è più possibile riprendere la gara, essa verrà dichiarata conclusa a discrezione dei commissari e ai piloti sarà assegnato metà punteggio se hanno percorso meno del 75% della distanza totale prevista, o punteggio pieno nel caso abbiano superato tale distanza.
Una singola bandiera gialla segnala un pericolo imminente, come ad esempio detriti causati da un incidente o da un'uscita di pista. I piloti devono rallentare nel punto indicato dalle bandiere e non è permesso sorpassare, a meno che non sia inevitabile (ad esempio un pilota che si sta ritirando).
Due bandiere gialle indicano una vettura ferma sulla pista. I piloti devono rallentare gradualmente ed essere pronti a deviare dalla traiettoria normale ed eventualmente a fermarsi. I sorpassi sono vietati e si potrebbero trovare commissari sul tracciato.
Le bandiere gialle accompagnate dal cartello SC indicano che è scesa in pista la Safety Car. I piloti si accodano dietro la vettura di sicurezza. Vige divieto assoluto di sorpasso. Le bandiere gialle accompagnate dal cartello o dal segnale luminoso VSC, introdotto nel 2015, indicano uno stato di Virtual Safety Car. I piloti devono rispettare un tempo sul giro teorico (chiamato "delta") e mantenere le posizioni per il tratto del circuito indicato; anche in questo caso vige il divieto assoluto di sorpasso.
La Full Course Yellow è un regime non presente in tutte le competizioni, come in Formula 1, mentre è utilizzato nel FIA World Endurance Championship e Formula E. Le bandiere gialle accompagnate dal cartello FCY (Full Course Yellow) indicano una specie di VSC. I piloti devono ridurre la velocità a 80km/h, di solito, e mantenere le posizioni fino all'esposizione della bandiera verde. In alcune categorie vige il divieto di rientrare nella pit lane, tranne in caso di problemi con la vettura. Le bandiere Code 60 indicano una specie di FCY. I piloti devono ridurre la velocità a 60km/h, e mantenere le posizioni fino all'esposizione della bandiera verde. Anche questa non è un'indicazione presente in tutte le competizioni.
La bandiera gialla con strisce rosse indica il fatto che la pista è diventata improvvisamente scivolosa per una perdita di olio, per la pioggia, oppure ghiaia portata in pista da una escursione nella via di fuga, o detriti di vetture incidentate.
La bandiera verde indica che ogni pericolo segnalato in precedenza è ora cessato, la pista è di nuovo libera, e i piloti possono tornare a procedere a velocità normale. Solitamente viene utilizzata anche per aprire la sessione di prove, le qualifiche o il giro di formazione nella gara.
In qualsiasi momento, una bandiera blu stazionaria può essere indicata al pilota in uscita dalla pit lane per avvertirlo che altre vetture stanno transitando sulla pista. Durante le prove, libere o ufficiali, indica anche al pilota che sta per arrivare una macchina più veloce di lui e deve spostarsi sul lato della pista per agevolare il sorpasso evitando di creare situazioni di pericolo. Durante la gara, la bandiera blu avverte il pilota che sta per essere doppiato da una vettura più veloce e deve spostarsi sul lato della pista per farlo passare. Il pilota può subire una penalità se ignora tre bandiere blu consecutive. Dalla stagione 2018 sui pannelli LED viene indicato il numero del pilota al quale è riferita la bandiera, ma solo nel caso di vettura singola e non di più vetture alle quali tale bandiera è riferita.
La bandiera bianca indica la presenza di un veicolo lento sulla pista come una monoposto in avaria o in ritiro, un'ambulanza, un camion di rimozione, mezzi ausiliari o la Safety Car e ordina di effettuare il sorpasso in sicurezza.
La bandiera nera, accompagnata da un cartello col numero del pilota al quale si riferisce, indica che tal pilota è stato squalificato dalla gara e deve ritirarsi immediatamente all'interno del suo box. È usata, per esempio, quando si ignorano le penalità oppure se si esce dalla pit lane con il semaforo rosso. Nel caso di Nico Hulkenberg in Brasile, la bandiera nera e la conseguente squalifica sono state comminate in quanto, dopo un testacoda in curva 1, il pilota è rimasto bloccato al centro della pista; dopo diverso tempo è riuscito a ripartire, ma grazie all’aiuto dei commissari, cosa non consentita del regolamento, se non per ritirare la macchina, mentre Hulkenberg ha proseguito la gara fino alla bandiera nera.
La bandiera nera con cerchio arancione al centro informa il pilota al quale si riferisce tramite il cartello esposto con la bandiera, che la sua auto ha un problema meccanico che può rappresentare un problema per la sicurezza sua e degli altri piloti e pertanto deve rientrare ai box per risolverlo. Nel caso in cui non venga rispettata il pilota può subire sanzioni o può essere squalificato dalla corsa.
La bandiera bianco/nera accompagnata da un cartello con il numero del pilota al quale si riferisce indica che il comportamento di tal pilota è tenuto sotto controllo dai giudici di gara per una condotta ritenuta antisportiva. Può essere accompagnata da penalità.
La bandiera a scacchi indica la fine della sessione di prova, di qualifica o della gara in corso. Durante la gara viene mostrata solamente da un commissario situato nei pressi della linea del traguardo (più raramente dal direttore di gara) prima al vincitore e quindi al resto del gruppo mentre terminano anch'essi la corsa.