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Monza – «Una domenica perfetta» definizione di Fernando Alonso. Finire terzo a Monza dopo essere partito dalla quinta fila, veder aumentare il vantaggio in classifica generale e ritirarsi tre dei potenziali contendenti per il titolo, fa sorridere lo spagnolo della Ferrari e anche se ha vinto Lewis Hamilton, un buon numero di rivali si ritrova fuori dai giochi.
Red Bull: problemi tecnici da analizzare
Come Webber, fermato dalla rottura dell’alternatore o come Button, fermato dal cedimento di un sensore della pompa della benzina. E che dire di Vettel? Prima penalizzato per aver mandato per prati Alonso, poi fermo in pieno rettilineo con l’alternatore paralizzato. Sembrava quasi di rivedere il GP di Valencia, quando le due Red Bull hanno avuto lo stesso problema.
Dopo tre mesi non è stato risolto nulla e la cosa preoccupa, specialmente la Renault che questo tipo di problema ce l’ha solo sulla Red Bull e mai sulla Lotus o sulle Williams, segno che è la collocazione del meccanismo e il raffreddamento la vera causa dei difetti.
Massa di nuovo concreto
E nell’ambito della domenica perfetta di Alonso ecco che ritorna anche Felipe Massa, davvero bravo al via e mastino fino a quando non ha dovuto cedere prima al compagno Alonso e poi a un Perez che non si è capito da dove è spuntato visto come viaggiava. Al via, infatti, Massa sorprendeva subito Button e affiancava Hamilton alla prima curva, poteva tentare un assalto garibaldino ma dopo quello che è successo a Spa, il direttore di gara aveva avvisato tutti di non fare scemenze altrimenti la licenza se la sarebbero scordata: «Sono scattato bene ma poi non sono riuscito a mantenere il ritmo perché le gomme posteriori calavano e fare due stop sarebbe stato un errore» ha detto Massa.
Una grande rimonta di Alonso
Dietro Alonso cominciava la sua grande rimonta, con sorpassi decisi e spettacolari, uno con Schumacher è stato particolarmente duro: «Sì, ho fatto dei bei sorpassi ma non ho preso dei rischi eccessivi perché volevo finire la gara, con Vettel ho avuto un momento difficile perché non è bello trovarsi nell’erba a 330 all’ora e riuscire a stare in pista senza fare disastri, la macchina forse si è danneggiata perché è impossibile che non si faccia niente a quella velocità. La perdita maggiore, però, sono i secondi che ho perso dietro a Vettel e questo spiega perché non sono riuscito a mantenere la seconda posizione.»
“Non è bello trovarsi nell’erba a 330 all’ora e riuscire a stare in pista senza fare disastri, la macchina forse si è danneggiata perché è impossibile che non si faccia niente a quella velocità”
A questo punto della gara, siamo al 28.giro, il quadro è ben chiaro; Hamilton non ha rivali e mantiene il suo ritmo costante, Button lo segue ma comincia ad accusare dei problemi: «Fino a quando si è spento il motore in pieno rettilineo, penso non arrivasse più benzina.»
Un inconveniente tecnico interrompe il sogno di una doppietta McLaren
Infatti si è rotto un sensore della pompa e addio sogni di doppietta per la McLaren: «oggi avremmo fatto primo e secondo senza problemi perché la macchina va bene e anche se la Ferrari ha dimostrato di essere molto veloce non saprei fare un pronostico sulle prossime gare» ha detto Hamilton.
Fatto sta che dopo il primo pit stop, e con i commissari che decidevano di penalizzare Vettel per manovra scorretta dandogli un drive trough, ovvero un passaggio ai box, di fatto le chance di podio per le Red Bull erano già scomparse dai primi giri di gara perché si era visto che mancava il ritmo giusto.
Perez veloce ed efficace
A questo punto della corsa, con Perez che si ferma ai box al 29° giro, si capisce che qualcosa non torna quando il messicano della Sauber torna in pista e rifila due secondi al giro a tutti gli altri. In 4 passaggi macina 8 secondi a Massa e lo supera in rettilineo come se fosse fermo, poi tocca ad Alonso che resiste un po’ ma senza molta convinzione, infine Perez mette Hamilton nel mirino ma da 14 secondi arriva sul traguardo con appena 4 secondi distacco: altri due o tre giri e la sorpresa della gara era proprio Perez: «siamo partiti con le gomme dure e per questo ho fatto quasi 30 giri senza problemi, poi ho messo le medie più veloci mentre gli altri hanno fatto il contrario (si deve partire con le gomme usate in qualifica, ndr) e sul finire di corsa ero in vantaggio e questo spiega perché avessi un ritmo migliore degli altri.»
«Un mio passaggio alla Ferrari? E che ne so, chiedetelo ad Alonso o al team, io faccio il pilota, combatto con i rivali, il resto non conta. So solo che dopo la Malesia Monza è stata una gara magica.» Una magia che Alonso, sul podio, ha ribadito ai tifosi quando, intervistato da Niki Lauda, in inglese, ha preso il microfono e ha parlato in italiano per i tantissimi che lo hanno acclamato con le bandiere Ferrari: «Grazie a tutti, è stata una gara fantastica e sono felice di essere su questo podio a festeggiare con voi, è stata una grande Ferrari e un grande giorno.» Adesso si va a Singapore, altra pista tutta da inventare con una Ferrari che può cominciare a crederci davvero perché ha saputo superare anche le avversità.
A seguire i risultati di gara:
1-Lewis-Hamilton-McLaren-Mercedes
2-Sergio-Perez-Sauber-Ferrari-+4.3 sec
3-Fernando-Alonso-Ferrari-+20.5 sec
4-Felipe-Massa-Ferrari-+29.6 sec
5-Kimi-Räikkönen-Lotus-Renault-+30.8 sec
6-Michael-Schumacher-Mercedes-+31.2 sec
7-Nico-Rosberg-Mercedes-+33.5 sec
8-Paul-di-Resta-Force-India-Mercedes-+41.0 sec
9-Kamui-Kobayashi-Sauber-Ferrari-+43.8 sec
10-Bruno-Senna-Williams-Renault-+48.1 sec
11-Pastor-Maldonado-Williams-Renault-+48.6 sec
12-Daniel-Ricciardo-STR-Ferrari-+50.3 sec
13-Jerome-D'Ambrosio-Lotus-Renault-+75.8 sec
14-Heikki-Kovalainen-Caterham-Renault -+1 giro
15-Vitaly-Petrov-Caterham-Renault-+1 giro
16-Charles-Pic-Marussia-Cosworth-+1 giro
17-Timo-Glock-Marussia-Cosworth-+1 giro
18-Pedro-de-la-Rosa-HRT-Cosworth-+1 giro
19-Narain-Karthikeyan-HRT-Cosworth-+1 giro
20-Mark-Webber-Red-Bull-Racing-Renault-+2 giri
21-Nico-Hulkenberg-Force-India-Mercedes-+3 giri
22-Sebastian-Vettel-Red-Bull-Racing-Renault-+6 giri
Jenson-Button-McLaren-Mercedes-+21 giri-ritirato
Jean-Eric Vergne-STR-Ferrari-+45 giri-ritirato