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La McLaren c’è. O almeno questa è l’impressione dopo la prima giornata di prove, in quanto agli altri, a partire dalla Ferrari, sono lì nei paraggi. Appena 58 millesimi hanno diviso Alonso da Hamilton e sono 20 i millesimi che lo separano da Button; sarebbe bello se fosse un distacco vero, ma il venerdì è il giorno delle prove in maschera, ovvero tutti nascosti a parte chi può andare forte (leggi McLaren) e così fra chi fa la prestazione perché gioca in casa, e chi si nasconde per fare altri test (leggi Red Bull) alla fine restano i dubbi per non parlare delle preoccupazioni su un cedimento di motore e del cambio ad Alonso, il primo si è rotto al mattino, il cambio al pomeriggio: «Abbiamo provato dei pezzi nuovi, ci manca qualcosa ma sfruttiamo le prove per testare cose nuove e prendere informazioni. A quanto pare i conti sono da fare con la McLaren che ha qualcosa in più su questa pista» ha detto lo spagnolo dopo la sessione di test.
Ma se in pista tutto è proseguito secondo un copione prestabilito, altro bolle in pentola in F.1, ma si è discusso a Maranello, presso la Ferrari dove il Presidente della FIA, Jean Todt, Bernie Ecclestone per la FOM e il presidente Montezemolo, si sono ritrovati a discutere del futuro.
Silenzio assoluto su cosa si sono detti e non avran parlato solo di tortellini e lambrusco, ma anche di iscrizioni al nuovo campionato e altro ancora. «Io spero di salire sul podio - dice Webber- anche se le McLaren e anche le Ferrari sembrano avere qualcosa più di noi, ma la gara è un'altra cosa e io sono fiducioso, a Monza mi sono sempre trovato bene.» Come bene si era trovato anche Schumacher nel turno del mattino, per il tedesco questa è un po' una pista di casa e ci tiene a fare bene.