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Un GP dai toni diversi per la Ferrari, che ha perso l’uomo a capo non solo fino all’altro giorno dell’azienda modenese quotata al Nyse ma, verosimilmente, quello che ancora a lungo ne avrebbe tenuto le redini con nuovi obiettivi; perché nei sogni di Marchionne c’era anche quello di dedicarsi solo alla Ferrari, in fine di carriera, per lasciare un segno di quelli ineguagliabili, non solo aziendali ma anche emozionali, riguardando il mito delle corse.
Fasce nere al braccio quindi, per i rappresentanti del team che non parlano nemmeno rispettando l’impronta riservata della famiglia. Anche le bandiere sono a mezz'asta, presso l’hospitality Ferrari e le auto hanno musetti listati a lutto. Anche le monoposto della Haas, che sono motorizzate Ferrari, onorano con foto e date la fine dell’era Marchionne.