Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il Gran Premio di Spagna ha regalato un'altra gara in questa stagione ricca di colpi di scena, con le uscite di pista di Carlos Sainz e Max Verstappen nei primi giri, e poi il ritiro di Charles Leclerc. Il monegasco fino a quel momento stava dominando come ha fatto per tutto il week end, con una Ferrari che ha confermato i progressi nella gestione gomme e sul passo già visti nelle FP3, ma un problema al motore l'ha costretto al primo zero in campionato. Verstappen scivolato in quarta posizione dopo essere finito nella ghiaia, ne ha subito approfittato grazie anche al gioco di squadra della Red Bull, ha piazzato una doppietta con la terza vittoria di fila la quarta del 2022, e la leadership del mondiale. Sergio Perez costretto ad accettare l'ordine di Scuderia ha fatto conquistare il secondo uno-due al Team di Milton Keynes. Migliore gara della stagione per la Mercedes con George Russell sul podio, e Lewis Hamilton che senza il contatto al via con Kevin Magnussen poteva lottare per la vittoria.
Leclerc e la Ferrari nel primo stint hanno dato la stessa prova di forza dell'Australia, dopo aver difeso la prima posizione al via, è riuscito con facilità a mettere fuori dalla zona DRS Verstappen, grazie ad una F1-75 che con gli aggiornamenti ed il cambio di set-up di Venerdì notte, stava volando ed ha inflitto cinque e sette decimi a Red Bull e Mercedes. Leclerc sfruttando quel treno di soft non usato in Q2, impone subito un ritmo alto sull'1.27.6 costringendo all'errore Verstappen, aumentandolo solo di quattro decimi, senza più il rivale alle sue spalle, è arrivato alla sosta con un vantaggio di quasi trenta secondi su Russell e Perez. Verstappen come Perez in precedenza a causa degli stessi problemi di apertura del DRS delle qualifiche, non riesce a superare Russell. Gara in salita per Sainz uscito due giri prima nella stessa curva di Verstappen, e per Hamilton toccato dopo poche curve dalla partenza da Magnussen.
Leclerc ormai in fuga rimane al comando dopo il primo pit stop, e sembra gestire il vantaggio con un passo con le medie non superiore come con le soft, a quello di Red Bull e Mercedes, ed invece a quattro giri dalla sosta rallenta ed è costretto al ritiro. Verstappen cerca di approfittarne immediatamente, ma è alle prese con una RB18 molto nervosa ed un DRS che funziona ad intermittenza, ma soprattutto Russell il quale ancora una volta dimostra di non essere un pilota forte solo sul giro ma anche nel corpo a corpo, e risponde al suo sorpasso. Perez al 31° giro potendo utilizzare il DRS a differenza di Verstappen, toglie la leadership della gara a Russell ed allunga, in grande difficoltà Sainz sia per aver danneggiato il fondo, ma anche per un feeling che non trova rispetto a Leclerc, con la F1-75. Il più veloce in pista è Hamilton che voleva ritirarsi invece vola girando a parità di mescola, gira un secondo più forte del compagno di squadra e di Verstappen, e otto decimi di Perez.
Da quel momento la gara diventa una cavalcata vincente per Verstappen e la Red Bull. L'olandese liberandosi di Russell grazie all'overcut, dopo il quarto pit stop raggiunge Perez che lo lascia passare diventando il nuovo leader della gara. L'ultima emozione sono i problemi di benzina della Mercedes che chiede ai suoi piloti di rallentare, e se Russell difende il gradino più basso del podio, Hamilton è costretto a restituire la quarta posizione ad un Sainz in crisi anche nel finale.
Analizzando i tempi della gara, possiamo vedere come Verstappen anche con i problemi della prima parte di corsa senza Leclerc ha avuto il miglior ritmo, ed una RB18 lontana dai livelli delle ultime due gare, che ha migliorato il suo bilanciamento soltanto con meno benzina a bordo. Hamilton pur perdendo ancora il duello con Russell, ha risposto alle critiche per un inizio di stagione sottotono, con una grande rimonta riuscendo a fare un pit stop in meno degli avversari, mettendo in mostra il vero potenziale della W13 che ha dimezzato il gap con gli aggiornamenti. Invece in casa Ferrari il bicchiere nonostante il problema al motore è mezzo pieno, e fino a quando Leclerc è stato in pista ha avuto lo stesso passo di Verstappen, risolvendo con gli sviluppi la gestione gomme, che era stata il suo punto debole nelle ultime due gare, mentre Sainz è stato protagonista anche in casa di una brutta prestazione.