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La partenza del GP del Belgio andata in scena ieri sul circuito di Spa-Francorchamps è una di quelle che non si dimenticheranno facilmente. Una sequenza di eventi improbabili infatti è stata capace di renderla unica e ricca di emozioni.
La griglia di partenza di domenica scorsa schierata sul circuito belga aveva già di per sé qualcosa di originale. Infatti accanto alla McLaren Button, che partiva in pole, e alla Lotus di Raikkonen, terzo al via, si trovavano team e piloti che solitamente non partono esattamente dalle prime file. Kobayashi era schierato in seconda posizione, Perez in quarta e Maldonado in sesta, alle spalle di Alonso.
C’erano tutte le carte in regola quindi per aspettarsi una partenza ricca di sorprese… e così è stato, anche se con un finale piuttosto amaro. Kobayashi si presenta al via con l’impianto frenante in fumo, surriscaldato solamente dopo il giro di ricongnizione. Il pilota giapponese non sa ancora che sfrutterà molto poco i freni della sua monoposto durante il Gran Premio che si appresta a correre. Maldonado invece scatta in anticipo, prima del semaforo verde, facendo una falsa partenza che gli è costata 5 posizioni al via al prossimo Gran Premio di Monza (più altre 5 posizioni di penalizzazione per un contatto con un’altra monoposto).
Ma è Grosjean il vero artefice del disastro scatenato alla prima curva di Spa. Il pilota franco-svizzero quest’anno è stato coinvolto in 9 incidenti su 12 gare. Il dramma è che sette di questi incidenti sono stati causati proprio da Grosjean, addirittura tre ai danni di Hamilton e due contro Schumacher.
A Spa però il pilota del Team Lotus si è superato, come dimostra la sequenza di immagini che vi proponiamo. Con un sorpasso esterno, effettuato lungo il muro dei box, Grosjean ha prima tamponato Hamilton (tanto per cambiare) che si è scontrato con Perez, decollando poi sul muso della Ferrari di Alonso e mettendo contemporaneamente fuori gioco anche la Williams di Maldonado e la Sauber di Kobayashi.
Per fortuna non ci sono state conseguenze per i piloti coinvolti nel maxi-tamponamento, ma in ogni caso il pilota svizzero è riuscito in pochi secondi a stravolgere le sorti di una gara appena cominciata, modificando inevitabilmente i futuri sviluppi della classifica mondiale e causando qualche milione di euro di euro di danni.
“La colpa è delle categorie minori, i giovani piloti che arrivano in F.1 corrono come se fossero in GP2 e GP3, i risultati si vedono”
Naturalmente non sono mancati i commenti dei piloti coinvolti nell’incidente, primo fra tutti Alonso che si è visto piombare letteralmente una vettura dal cielo sul muso della sua monoposto. Il pilota Ferrari ha dichiarato: «La colpa è delle categorie minori, i giovani piloti che arrivano in F.1 corrono come se fossero in GP2 e GP3, i risultati si vedono.» Anche Domenicali non si è risparmiato nel commentare la performance di Grosjean: «Sarebbe il caso di educarli prima nelle categorie minori. Ma tocca alla Federazione intervenire non certo ai team.»
Molto meno convincente invece la dichiarazione rilasciata dalla Federazione dopo la penalità inflitta al pilota franco-svizzero, che lascia per la verità alquanto perplessi: «Grosjean ha causato il ritiro del leader del mondiale mettendo a rischio la sicurezza degli altri piloti.»
Non si capisce da dove nasca l’esigenza di specificare che sia stato coinvolto nell’incidente il “leader del mondiale”. Cosa significa? Che se fosse andato fuori strada un pilota di un team minore non sarebbero stati presi gli stessi provvedimenti contro Grosjean?