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Più che in ritorno dalle vacanze è sembrato un lento risveglio dopo un letargo invernale.
La prima giornata di prove del GP d’Olanda ha riservato qualche sorpresa, da prendere però con le pinze, visto che alla fine del secondo turno il più veloce è stato Norris con la McLaren che ha inflitto 23 millesimi all’idolo locale, Max Verstappen, alle prese con una Red Bull ballerina come mai in precedenza. Colpa della pista e degli avvallamenti presenti qua e là e della temperatura fredda sia dell’asfalto (mai oltre i 31 gradi) sia dell’aria, attorno ai 20 gradi.
Una delizia per chi in Italia soffre con temperature tropicali, ma il freddo oltre a far scivolare molto le monoposto, potrebbe essere una concausa del ritardo delle Ferrari, che nel secondo turno non sono andate oltre l’undicesimo posto di Leclerc e il sedicesimo di Sainz, che ha passato qualche momento in sabbia visto che la SF23 non ne voleva sapere di svoltare nelle curve del tracciato. Secondo il responsabile tecnico della Ferrari, Enrico Cardile, il problema sarebbe aerodinamico. In effetti qualche sospetto da giugno dell’anno scorso era venuto, ma se adesso lo confermano anche a Maranello, c’è da capire meglio i perché i due piloti annaspino, specialmente con le temperature fredde e la mancanza di grip meccanico garantito dalle gomme.
Poco male, il GP d’Olanda è solo una preparazione per la prossima gara, quella di Monza, che fra sette giorni potrebbe essere occasione per salvare una stagione a Maranello. Fra le sorprese del giorno vanno annoverati senza dubbio Albon, terzo con una Williams che di solito chiude i cancelli dopo la gara e invece qui sembra competitiva, al punto da stare davanti alla Mercedes di Hamilton che si ritrova uno Tsunoda con l’AlphaTauri attaccata in scia.
Una giornata particolare, insomma, su una pista particolare e non del tutto probante, visto la lunghezza del tracciato e le due curve sopraelevate che la caratterizzano. Anzi, proprio nel primo tornantino con l’uscita simultanea di Piastri e Ricciardo, i due australiani, le prove sono state interrotte con bandiera rossa per recuperare le vetture. La peggio a quanto pare è per Ricciardo che è stato trasportato in ospedale con la sospetta frattura del polso sinistro, incastrato fra volante e scocca. Come dire che se dovesse accadere in gara, un problema del genere potrebbe rivoluzionare la classifica al di là del tentativo di record di Verstappen, che nella gara di casa vorrebbe uguagliare il record di vittorie consecutive che appartiene a Sebastian Vettel, ovvero un altro pilota Red Bull. Quello che è certo è una pista corta, veloce e con distacchi ridotti e questo significa sorprese dietro l’angolo. Ce ne sarebbe bisogno, alla faccia dei record di Verstappen…