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Nelle qualifiche di Miami è arrivata la risposta della Ferrari alla doppietta nel Gran Premio dell'Emilia Romagna della Red Bull. Charles Leclerc ha cancellato l'errore di due settimane fa, conquistando la terza pole stagionale, riscatto anche per Carlos Sainz che dopo tre anni ha fatto piazzare l'uno-due, alla Scuderia di Maranello. Le due Ferrari hanno sfruttato l'errore di Max Verstappen, che non gli ha permesso di difendere la pole provvisoria e si è dovuto accontentare della terza posizione. Non ne ha approfittato invece Sergio Perez quarto, davanti all'mvp delle qualifiche Valtteri Bottas. La Mercedes ha confermato il passo indietro rispetto a Venerdì già visto nelle FP3, con Lewis Hamilton che è riuscito a limitare i danni con il sesto tempo, mentre George Russell dodicesimo, è stato eliminato in Q2. Prove ufficiali sottotono anche per la McLaren con Lando Norris ottavo e Daniel Ricciardo soltanto quattordicesimo, Fernando Alonso undicesimo e Sebastian Vettel tredicesimo.
La prova di forza della Ferrari degli ultimi minuti, inizia dal T1 dove anche nelle curve veloci si conferma superiore alla Red Bull. Leclerc pur non essendo perfetto fra la 3° e la 6°, migliora di un decimo, con Sainz che parte forte infliggendogli un distacco di 162 millesimi. Invece Verstappen commette subito un errore, e peggiorando di mezzo secondo rispetto al primo tentativo alza il piede. Primo settore non all'altezza delle Ferrari nemmeno per Perez che transita con lo stesso primo intermedio di Hamilton e Norris.
La Ferrari con un assetto più scarico di Imola non fa il vuoto come nelle altre qualifiche nelle curve lente, ma a fare la differenza ci pensa Leclerc, che pennellando la parte centrale torna in corsa per la pole, recuperando il distacco che aveva accusato da Sainz nel T1. Lo spagnolo per l'incidente delle FP2 non si prende i rischi del compagno di squadra nel secondo settore ed è più lento del primo tentativo di Verstappen e di Perez. La Mercedes come Venerdì nel T2 mette in evidenza i limiti anche in trazione e di telaio della W13, con Hamilton che perde due decimi anche da Bottas, ed è più lento anche di Norris.
Leclerc si prende la pole guadagnando 157 millesimi a Sainz che come nel T2 è più cauto del compagno di squadra. Nonostante la nuova power unit e una mappatura più spinta, la Ferrari non riesce a contrastare la velocità di punta della Red Bull sul dritto, che rischia di essere un grande punto debole in gara. La RB18 come nel primo settore sui rettilinei permette nonostante l'errore a Verstappen di sfiorare la prima fila, con Sainz che lo precede di soli cinque millesimi, e a Perez di fare il record nel T3. La Mercedes che per tutto il giorno è tornata a soffrire di porpoising, e con Hamilton che non trova con la W13 lo stesso feeling delle FP2 e finisce dietro a Bottas, mentre Norris chiude con un brutto terzo settore, una qualifica lontana dai livelli di Imola.