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Cose belle e meno belle del Gran Premio d’Italia F1 2021, finalmente tornato vivibile in presenza ma con tanti limiti in mezzo a una passione che vede ancora rosso.
POLLICE SU:
Il GP di Monza
Le frecce tricolori
L’inno nazionale con la banda
La Ferrari e le Ferrari, che per un attimo fanno illudere i tifosi di un podio
La vivibilità semplice di un evento non sovraffollato
La Rossa di Alboreto
Bottas
La viabilità scorrevole dentro e fuori
I tifosi che tornano ad applaudire e urlare anche se molto meno di un tempo
Verstappen e Hamilton
Lo staff che ha messo in piedi e gestito l’edizione 2021 tutta all’ultimo, mantenendo la sicurezza
Le varianti, che “offrono spazio” ai sorpassi
Le McLaren
Gli (troppo pochi) striscioni
POLLICE GIU’:
I prezzi dei biglietti, elevati
La musica genere disco ad alto volume, prima del via
I contatti con i personaggi, quasi annullati
La musica ad alto volume, genere disco, anche dopo l’arrivo
L’invasione di pista assente (però giustificata)
L’inno nazionale senza un cantante
Quelli che ballando la musica genere disco gridano “Vai Giaaan” o “Vai Jaaacques” alla monoposto #16
Quelli che dicono Monza e il suo GP siano, ancora una volta, a rischio per questione di interessi economici
Quelli che offendono Verstappen
Quelli che dicono che i risultati sono “programmati dalla FIA” per lo spettacolo