GP Italia F1, Monza: il bello e il brutto dell'edizione 2021

GP Italia F1, Monza: il bello e il brutto dell'edizione 2021
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Quanto è stato bello poter rivivere a un GP F1 italiano in presenza e quanto invece criticabile. Top e Flop da Monza
13 settembre 2021

Cose belle e meno belle del Gran Premio d’Italia F1 2021, finalmente tornato vivibile in presenza ma con tanti limiti in mezzo a una passione che vede ancora rosso.

 

POLLICE SU:

Il GP di Monza

Le frecce tricolori

L’inno nazionale con la banda

La Ferrari e le Ferrari, che per un attimo fanno illudere i tifosi di un podio

La vivibilità semplice di un evento non sovraffollato

La Rossa di Alboreto

Bottas

La viabilità scorrevole dentro e fuori

I tifosi che tornano ad applaudire e urlare anche se molto meno di un tempo

Verstappen e Hamilton

Lo staff che ha messo in piedi e gestito l’edizione 2021 tutta all’ultimo, mantenendo la sicurezza

Le varianti, che “offrono spazio” ai sorpassi

Le McLaren

Gli (troppo pochi) striscioni

 

POLLICE GIU’:

I prezzi dei biglietti, elevati

La musica genere disco ad alto volume, prima del via

I contatti con i personaggi, quasi annullati

La musica ad alto volume, genere disco, anche dopo l’arrivo

L’invasione di pista assente (però giustificata)

L’inno nazionale senza un cantante

Quelli che ballando la musica genere disco gridano “Vai Giaaan” o “Vai Jaaacques” alla monoposto #16

Quelli che dicono Monza e il suo GP siano, ancora una volta, a rischio per questione di interessi economici

Quelli che offendono Verstappen

Quelli che dicono che i risultati sono “programmati dalla FIA” per lo spettacolo

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