GP Italia F1 2018 Monza, Giovedì: assenze ne abbiamo?

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Il primo giorno di attività nel weekend tricolore della F1 passa un po’ sottotono, rispetto al grande passato monzese. Nessun ospite VIP, nessun annuncio importante delle squadre o delle istituzioni, nessuna certezza oltre il 2019
30 agosto 2018

Un tempo i giorni che precedevano il GP Italia F1 a Monza erano quelli dove qualche squadra, magari di colore rosso, confermava i piloti per la stagione successiva. Il giovedì talvolta si parlava tra “alti dirigenti” e politici di firme messe a contratti di lunga durata, con la FOM, per ospitare il Gran Premio a Monza negli anni a venire. Nel paddock, il giovedì, si aggiravano spesso giovani piloti in odore di test F1 e vecchie glorie che salutavano amici rimasti a lavorare nel Circus. Di storie e aneddoti ne uscivano molti, per addetti ai lavori e anche fans. Per non parlare di certi episodi con vetture e moto, che sfrecciavano oltre i limiti, in pista e non, anche la notte.

Oggi a Monza invece, le note di maggior spicco mediatico, previsioni meteo a parte, sono state la bella realizzazione Lego in scala 1:1 e la silenziosa assenza dei titolari Mercedes alla prima press-conference FIA, Hamilton anche dall’incontro presso il suo Team! Ci sono anche i tre ragazzi della Sauber Alfa Romeo che competono da “titolari” nella serie eSport, ma si parla di nicchia per noi italiani. Il resto? Con il paddock blindatissimo da decenni, i piloti e i manager che si fermano al massimo due minuti tra la gente, è la pit-walk nei box, offerta come giusto contentino. La fila non è mancata, il pomeriggio, ma tra chi ha atteso nei viali per passare sotto il vecchio podio e accedere, pochi minuti, alla pit-lane, si udiva anche qualche lamentela per il rapporto attesa-tempo a disposizione.

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Il FuoriGP? Quello che identifica l’intrattenimento in strada, accostato al GP, vede una Monza che per fortuna anche senza grossi sponsor ha un centro storico vitale, che intrattiene bene: stand motoristici (pochi) bancarelle e spettacoli a livello locale. Stessa cosa per i comuni limitrofi ma l’impressione è che il connubio (finanziario e societario) con Roma e Milano abbia disperso le risorse offrendo a più fronti un piccolo tocco di F1 ma a nessuno un contenuto davvero pregiato, davvero costante.

Nessun team presente in maniera seria, nessun pilota o addetto ai lavori che si conceda almeno ogni pomeriggio e sera, pochi punti di contatto F1 “veri” per chi non compri il biglietto che fa entrare in autodromo (Milano a parte, che in Darsena ha fatto il pieno il mercoledì). Le belle feste che capitavano in Villa Reale, o altre location prelibate, dove all’italiana gli X invitati divenivano 4X non ci sono più. È rimasto l’evento Confartigianato Motori, in serata e poco altro che il grande pubblico possa vivere a costo zero, solo stando dalle parti di Monza.

Si attende il venerdì, con la pioggia alterna ma pesante, la possibile conferma di Perez in Force India e di “qualcuno” in Ferrari. Poi Hamilton: si inserirà tra le rosse date per vincenti? Godiamocele queste giornate comunque, perché senza Bernie che tira fino all’ultimo ma poi rinnova di sicuro (come ha fatto nel 2016) il GP del centenario nel 2022 è ancora tutto da inventare.

 

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