Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
A Hockenheim c'è stato un incontro stampa fra Lando Norris, pilota della McLaren, e i responsabili della Sparco. Oggetto della chiacchierata, lo sviluppo dei nuovi prodotti da corsa che hanno in comune la leggerezza dei materiali. Da tempo, infatti, fra Sparco e McLaren (e da quest'anno si è aggiunta anche Alfa Romeo) hanno sviluppato un programma a lungo termine in cui tute, guanti, scarpe e cinture di sicurezza, oltre ad essere sicure e affidabili, rispettando gli standard della FIA, devono essere leggerissimi. Infatti, ogni grammo guadagnato in un settore, viene investito nelle performance aerodinamiche dall'altra. E così è nata la tuta Prime, del peso di appena 600 grammi che Lando Norris vuole sia aderente e comoda, tanto da avere indicato, come i suoi precedessori (Alonso era stato uno dei più attivi nello sviluppo tecnico) le caratteristiche ideali fra traspirazione, sicurezza e comodità
"Quando sei nell'abitacolo va tutto bene perché in velocità sei ventilato - ha detto Norris - ma appena ti fermi è come si fossi in un forno a microonde col caldo che ti fa sudare di colpo". Fra le novità della stagione anche i guanti biometrici, coi sensori che inviano in tempo reale ai medici del circuito tutte le informazioni sullo stato di salute del pilota. Il guanto Arrow RG-7Evo ha infatti caratteristiche di leggerezza ma anche sensibilità sulle dita del pilota, specialmente nell'uso della frizione al via, oltre che i cablaggi per i sensori. Infine un nuovo capitolo è stato aperto con le nuove cinture di sicurezza Prime H 10, più sicure (resistono a trazioni di oltre 60 G in caso di incidente) ma leggerissime, tanto che un set di cinture a sei punti pesa circa 400 grammi, compresa la fibbia in titanio di appena 100 grammi. Questa ricerca pone Sparco fra le aziende leader a livello mondiale e un punto di riferimento per la sicurezza passiva.
Sabato mattina sorpresa ai box con tutto il personale della Mercedes abbigliato con vestiti degli anni 30, quando la storia agonistica della Casa tedesca ha preso una direzione ben precisa. A Hockenheim venivano celebrati i 125 anni di impegno nelle competizioni e per questa ragione l'idea, divertente, è stata quella di vestire i meccanici con tute e cappelli dell'epoca, le aree motorhome e sala stampa con tanto di vestito, come dimostra l'abito impeccabile indossato da Bradley Lord (un futuro da indossatore per lui...). L'unica incertezza riguardava i piloti, infatti Rudolf Caracciola non poteva essere ovviamente presente e si esclude che Hamilton si travesta per entrare nel personaggio. E in quanto alla figura del DS, Toto Wolff non ha certo il fisico del mitico Alfred Neubauer, il mastodontico direttore sportivo degli anni vincenti e del periodo in cui perdendo la vernice bianca (il colore della Germania nelle competizioni auto) grattata via per rientrare nel peso minimo della categoria nacquero le Frecce D'argento come le conosciamo ora.
Nei box erano presenti anche due esemplari delle F2004 usate da Michael Schumacher nella stagione trionfale dell'ultimo titolo mondiale con la rossa. A guidarla in esibizione il figlio Mick, che ha pure adattato di poco l'abitacolo della monoposto che col padre vinse le prime 5 gare della stagione. Lo stesso telaio fu distrutto a Montecarlo nel botto con Montoya e fu sostituito dall'altro che è stato portato in Germania come scorta. I proprietari sono un giapponese e un americano, che hanno messo volentieri a disposizione le vetture per l'esibizione di Mick che ha suscitato molta commozione.